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Martedì 06 FEBBRAIO 2018
Al via l’iter approvativo del piano sangue e plasma regionale
Tra le novità in programma, quelli costituire, in accordo con il Centro nazionale sangue dell’Istituto superiore di sanità, un nuovo raggruppamento interregionale di cui l’Emilia-Romagna assuma il ruolo di capofila. Si prevede inoltre la centralizzazione delle attività produttive nelle due sedi di Bologna e di Cesena-Pievesestina.
È cominciato in commissione Politiche per la salute e politiche sociali dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna l’iter approvativo del Piano sangue e plasma regionale 2017-2019.
Il Piano ha l’obiettivo di garantire i livelli di autosufficienza regionale di sangue, di emocomponenti e di plasmaderivati per le strutture sanitarie pubbliche e private attraverso la donazione volontaria, con il contributo delle associazioni e federazioni dei donatori.
Tra le novità in programma, quelli costituire, in accordo con il Centro nazionale sangue dell’Istituto superiore di sanità, un nuovo raggruppamento interregionale di cui l’Emilia-Romagna assuma il ruolo di capofila. Si prevede inoltre la centralizzazione delle attività produttive nelle due sedi di Bologna e di Cesena-Pievesestina, di sviluppare un progetto regionale di disaster recovery per le situazioni di emergenza tecnologica nonché di prevedere una rete informativa regionale del sistema sangue e proseguire con la cooperazione internazionale.
Nel 2017 in Emilia-Romagna sono state raccolte 161.900 sacche di sangue (144.769 trasfuse) divise nel seguente modo: a Piacenza sono state raccolte 10.601 sacche, 17.411 a Parma, 15.160 a Reggio Emilia, 25.855 a Modena, 16.103 a Ferrara, 35.620 a Bologna, 5.716 a Forlì, 7.878 a Cesena, 11.531 a Rimini e 16.025 a Ravenna.
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