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Venerdì 02 FEBBRAIO 2018
Biotestamento. Per le Dat a Napoli in funzione lo stesso ufficio aperto nel 2014, che ha già raccolto 22 dichiarazioni di volontà

Il Comune conferma nella struttura attuale gli uffici deputati a raccogliere la documentazione prevista dalla nuova legge 219/2017 sul "testamento biologico", già attivi a partire dal 2014. Il Comune: "Nel caso del testamento biologico, abbiamo anticipato di circa cinque anni la normativa nazionale che è appena entrata in vigore, e questo testimonia la grande sensibilità di quest'amministrazione per temi importanti quali il diritto all'autodeterminazione".

Il 31 gennaio è entrata in vigore la legge 219/2017  in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento, che disciplina le procedure relative alla consegna della dichiarazione anticipata di trattamento (D.A.T.).

La Giunta Comunale napoletana, anticipando di oltre cinque anni la normativa appena entrata  in vigore, aveva  proposto al Consiglio, con la delibera  del 12 gennaio 2012, l’istituzione del registro amministrativo dei  testamenti biologici, approvato successivamente con Deliberazione Consiliare  del 14/03/2013.

Grazie al provvedimento la Giunta Comunale con Deliberazione del 19/12/2013  ha   individuato, a partire dal  2014, l’ufficio “Deleghe sindacali per la celebrazione dei matrimoni civili“  per ricevere  questo tipo di dichiarazioni e gestire il registro amministrativo.

Quindi, considerando che  la struttura comunale  destinataria delle D.A.T  prevista dalla normativa  è  già pienamente operativa, gli  interessati potranno continuare a  consegnare la documentazione sempre al  IV Piano di Palazzo San Giacomo, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle ore  15.00 alle ore 18.00.

Dal 2014 a oggi sono stati depositati presso l’ufficio comunale  22 “testamenti biologici” .  

L'assessore Sardu con delega all'Anagrafe ha dichiarato: "Il Comune di Napoli si conferma un ente locale all'avanguardia per tutto ciò che concerne la tutela dei diritti dei cittadini. Nel caso del testamento biologico, abbiamo anticipato di circa cinque anni la normativa nazionale che è appena entrata in vigore, e questo testimonia la grande sensibilità di quest'amministrazione per temi importanti quali il diritto all'autodeterminazione. I nostri uffici sono quindi già attrezzati per raccogliere le dichiarazioni dei cittadini e ci auguriamo che aumenti negli stessi la consapevolezza dell'importanza di questo strumento, anche a seguito dell'importante battaglia di civiltà che è stata condotta in Parlamento sul tema".

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