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Venerdì 28 OTTOBRE 2011
Congresso Sifap. “Stimolare la collaborazione tra medici e farmacisti"
Tra gli altri obiettivi della Società dei farmacisti preparatori, “la rimborsabilità in Ssn di preparati magistrali indispensabili che non hanno un riscontro in medicinali industriali”. Premio alla carriera per il sottosegretario di Stato e socio fondatore Sifap, Rocco Crimi.
La preparazione dei medicinali in farmacia “è un’attività residuale, condizionata dalle mutevoli necessità terapeutiche, che richiede applicazione e competenze specifiche”. Ma resta un ambito importante, sul quale intervenire per rispondere ad alcune esigenze e criticità. E l’occasione per fare il punto su questi aspetti è stato il IV Congresso nazionale Sifap svolto a Trento il 22 e il 23 ottobre scorso, che tra gli ospiti ha visto Rocco Crimi, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio e socio fondatore Sifap (premiato nel corso del Congresso “per aver saputo sviluppare l’innata passione per la galenica in ogni sua attività professionale”); Marcella Marletta, direttore generale della Direzione farmaci e dispositivi medici del ministero della salute; Andrea Mandelli, presidente Fofi; Annarosa Racca, presidente Federfarma; Ugo Rossi, assessore alla salute e politiche sociali di Trento e Claudio Distefano, presidente Fenagifar.
Ad illustrare gli obiettivi della Società italiana farmacisti preparatori è stata la presidente, Paola Minghetti, sottolineando anzitutto la necessità di “focalizzare le esigenze dei clinici in tema di preparazioni personalizzate, stimolando una sempre più proficua collaborazione tra medici e farmacisti”, tema a cui era proprio dedicato il titolo del Congresso. Ma non solo. L’appuntamento di Trento è stata l’occasione per presentare alle Autorità intervenute alcuni problemi ancora irrisolti. E in particolare:
• la rimborsabilità in Ssn/Ssr di alcuni preparati magistrali indispensabili che non hanno un riscontro in medicinali industriali;
• l’aggiornamento della Tariffa Nazionale dei Medicinali la cui stesura risale ai primi anni ’90;
• la possibilità di utilizzare quale fonte di materie prime i medicinali con AIC in particolari circostanze opportunamente regolamentate;
• l’opportunità di introdurre nella galenica norme più stringenti in tema di farmacovigilanza in analogia a quanto avviene per i medicinali industriali.
Una risposta alle istanze dei farmacisti preparatori è arrivata, nell’ambito del Congresso, con l’intervento di Marcella Marletta che, confermando la disponibilità del ministero a valutare le richieste formulate e condivise da Sifap, Fofi, Federfarma e Sifo, ha annunciato che a breve, nel mese di novembre, sarà riesaminata la proposta di regolamentare lo sconfezionamento dei medicinali industriali in farmacia allo scopo di eseguire preparazioni magistrali.
Il presidente della Fofi, Andrea Mandelli, ha quindi sottolineato la “stretta collaborazione” con Sifap, alla quale è stata affidata -per la parte scientifica- la Scuola Permanente di Formazione in Attività di Preparazione voluta dalla Federazione degli Ordini. Mandelli ha anche ricordato che Fofi si sta occupando della revisione della Tariffa e di elaborare delle proposte, da sottoporre al Ministero, per istituire un sistema di farmacovigilanza dei preparati magistrali.
Anche Annarosa Racca ha espresso la a disponibilità di Federfarma a collaborare alla positiva soluzione dei vari progetti Sifap.
Da parte del sottosegretario di Stato, Rocco Crimi, invece, un incoraggiamento ai giovani farmacisti a coltivare la passione per la galenica, per realizzare al meglio la propria attività professionale.
Il Congresso ha visto il susseguirsi di numerosi interventi tenuti da specialisti nei vari campi della medicina, affiancati da farmacisti preparatori, territoriali ed ospedalieri; i medici hanno prospettato le loro necessità terapeutiche, mentre i farmacisti hanno presentato le possibili soluzioni tecniche.
Per la prima volta Sifap ha poi invitato i farmacisti a presentare un lavoro scientifico in forma di poster, sei dei quali sono stati scelti per la comunicazione orale, mentre due, “particolarmente innovativi”, sono stati premiati.
A chiudere i lavori congressuali l’illustrazione dell’orientamento europeo in tema di galenica. La Risoluzione europea auspica l’adozione di una uniforme regolamentazione tecnica per la preparazione in farmacia, riconoscendone l’importanza ed affermando che si dovrebbero valutare le reali necessità cliniche del paziente in relazione al rischio connesso all’allestimento stesso, considerando cioè se sia più rischioso lasciare il paziente senza farmaco piuttosto che assicurare la terapia mediante un preparato magistrale allestito senza le garanzie di qualità imposte all’industria farmaceutica; ciò si ottiene quando - congiuntamente- i professionisti coinvolti nella cura del paziente si assumono la responsabilità nel determinare se una preparazione allestita in farmacia sia realmente necessaria. Si tratta, ha sottolineato Minghetti, di “un importante documento che implicitamente riconosce l’importanza delle Norme di Buona preparazione, già elaborate in Italia dal 2002; norme che, con le relative procedure tecniche, sono alla base della garanzia di qualità del preparato galenico”.
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