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Mercoledì 03 GENNAIO 2018
Controlli alimentazione animali: 28.705 ispezioni presso gli operatori del settore mangimi con 10.718 campioni prelevati. Più ispezioni e più sanzioni del 2015
Il rendiconto è contenuto nel Rapporto del ministero della Salute sui controlli ufficiali nel settore dell'alimentazione animale eseguiti nel 2016. Nei dati semestrali, anche se si registra un miglioramento dei flussi di rendicontazione dell’attività di campionamento, nonostante una Regione non abbia ancora inviato i dati, il report sottolinea che al primo luglio 2016 non è stato raggiunto il 50% dei campioni previsti. IL RAPPORTO.
Nel 2016 l’attività di controllo ufficiale nel settore dell'alimentazione animale eseguita dai Servizi veterinari in tutto il territorio nazionale, nell’ambito del Piano nazionale di controllo ufficiale sull’alimentazione degli animali (PNAA) 2015-2016-2017 ha riguardato 28.705 ispezioni presso gli OSM (Operatori del settore dei mangimi ) e sono stati prelevati 10.718 campioni ufficiali di mangimi, a fronte di 10.794 programmati.
Per quanto riguarda le attività di campionamento, il PNAA è stato realizzato al 99,29% rispetto al programmato (-0.96% dell’anno precedente). Il rendiconto è contenuto nel Rapporto del ministero della Salute sui controlli ufficiali nel settore dell'alimentazione animale eseguiti nel 2016.
Nei dati semestrali, anche se si registra un miglioramento dei flussi di rendicontazione dell’attività di campionamento, nonostante una Regione non abbia ancora inviato i dati, il report sottolinea che al primo luglio 2016 non è stato raggiunto il 50% dei campioni previsti.
La percentuale nazionale al 1° luglio era del 45% sul programmato (+6% rispetto al 1° luglio 2015). Per quanto riguarda le Regioni e Province autonome, il rapporto segnala che solo 4 hanno superato il 50% dei campioni annuali programmati, 12 non hanno raggiunto la quota del 45% e le restanti hanno valori che variano dal 45% al 50% dei campioni programmati.
Le Regioni che hanno registrato valori percentuali di attività estremamente bassi sono state sollecitate per scritto dall’ufficio 7 della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci veterinari.
Le 28.705 ispezioni sull’intera filiera, dalla produzione primaria fino alla somministrazione dei mangimi agli animali in allevamento sono così ripartite:
- 19.443 ispezioni presso gli operatori primari registrati ai sensi del Regolamento (CE) n. 183/2005 art. 5, comma 1; con 509 non conformità riscontrate e 14 sanzioni amministrative comminate;
- 7.145 ispezioni effettuate presso gli operatori registrati ai sensi del Regolamento (CE) n. 183/2005 art. 5, comma 2; con il riscontro di 630 non conformità, 48 sanzioni amministrative comminate e 3 denunce all’Autorità giudiziaria;
- 1 ispezione presso stabilimenti “produttori di mangimi non conformi” alla normativa Comunitaria (destinati all’esportazione); con il riscontro di 1 non conformità;
- 1.467 ispezioni effettuate presso gli operatori riconosciuti ai sensi del Regolamento (CE) n. 183/2005 art. 10 comma 1; con il riscontro di 217 non conformità, 21 sanzioni amministrative comminate e 2 denunce all’Autorità giudiziaria;
- 22 ispezioni effettuate presso gli operatori riconosciuti ai sensi del Regolamento (CE) n. 183/2005 art. 10 comma 3; con il riscontro di 2 non conformità;
- 427 ispezioni effettuate presso gli operatori del settore mangimi medicati; con il riscontro di 60 non conformità e 22 sanzioni amministrative comminate;
- 155 ispezioni effettuate presso gli stabilimenti autorizzati che producono mangimi contenenti prodotti in deroga ai divieti di cui all’articolo 7, paragrafi 1 e 2, del Regolamento (CE) n. 999/2001 e successive modifiche; con il riscontro di 4 non conformità;
- 45 ispezioni effettuate presso gli operatori registrati/riconosciuti ai sensi del Regolamento (CE) n. 183/2005 che operano presso i terminal portuali di competenza dei servizi veterinari delle Asl; con il riscontro di 14 non conformità, e 1 sanzione amministrative comminate e 1 denuncia all’Autorità giudiziaria;
Dall’analisi dei dati sui controlli dell’etichettatura è emerso che qualche Regione non ha ancora inserito questa attività nella propria rendicontazione, infatti anche quest’anno 6 Regioni non hanno inviato informazioni.
Confrontando i dati con gli anni precedenti, il numero totale di ispezioni nel 2016 è superiore rispetto al 2015 (7.290 ispezioni in più). È evidente anche un aumento del numero di sanzioni (+17) con una percentuale del 7,3% rispetto alle non conformità rilevate (2015: 7,5%) mentre le denunce all’Autorità giudiziaria risultano una in meno, con una percentuale dello 0.4% (2015: 0,5%).
Il dato è ancora più significativo se rapportato al numero di OSM presenti nell’anagrafe ufficiale: degli oltre 106.000 operatori registrati/riconosciuti, circa il 27% sono stati oggetto di ispezione, circa un terzo di tutti gli operatori.
Nel 7,3 % dei casi di riscontro di non conformità sono state comminate 106 sanzioni amministrative. Per i casi più rilevanti, lo 0.4% sul totale delle non conformità, sono state effettuate 6 denunce all’Autorità giudiziaria.
Nell’attività di campionamento prevista dal PNAA 2016, sono stati prelevati 10.718 campioni ufficiali di mangimi, rispetto ai 10.794 programmati.
Di seguito la ripartizione del numero dei campioni:
- 2.264 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo per la verifica dell’utilizzo dei costituenti di origine animale vietati, il 100,62% del programmato;
- 2.984 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo della presenza di principi attivi e additivi vietati, loro concentrazione e Carry-Over. Additivi e principi attivi diversi quali: Alofuginone, Avermectine, Avilamicina, b – agonisti, Carbadox + Olaquindox, Chinolonici, Cloramfenicolo, Colistina, Cortisonici, Decochinato, Diclazuril, FANS, Ionofori, Macrolidi, Metilclorpindolo, Nicarbazina + Robenidina, Nifursol, Nitrofuranici, Nitroimidazolici, Penicilline, Sulfamidici, Tetracicline, Tiamulina, Virginiamicina, Zincobacitracina, il 99,46% del programmato;
- 503 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo sugli additivi volto al Monitoraggio di Rame, Zinco, Selenio, Manganese, Ferro, il 100,6% del programmato;
- 1.597 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo della contaminazione da Salmonella spp., il 99,06% del programmato;
- 514 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo sulla presenza di OGM, il 100,98% del programmato;
- 439 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo della contaminazione dei mangimi da Diossina e PCB, il 100,68% del programmato;
- 1.476 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo della contaminazione dei mangimi da Micotossine, il 96,66% del programmato;
- 941 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo della presenza di contaminanti quali: Melamina, Piombo, Arsenico, Cadmio, Mercurio, Nitriti, Pesticidi clorurati, Radionuclidi e GTH, il 98,02% del programmato.
Dalle analisi effettuate sono risultati 112 campioni non rispondenti a quanto richiesto dalla normativa, che rappresentano l’1,45% del totale dei campioni prelevati.
Questo è un dato che dimostra come in generale i mangimi (mangimi composti, materie prime, additivi, premiscele e acqua di abbeverata) soddisfino i requisiti normativi di sicurezza.
Nel 2016 la percentuale delle non conformità è lievemente diminuita dello 0,41 per cento. Il dato esprime comunque una sostanziale rispondenza dei mangimi alla normativa, con il 98,96% dei mangimi risultati conformi alle analisi di laboratorio.
Le 112 non conformità rilevate nel corso dei controlli ufficiali svolti nell’anno 2016 hanno riguardato:
- 51, di cui 11 per presenza di principi farmacologicamente attivi ed additivi vietati o in concentrazione non consentita e 40 per il rilievo di fenomeni di Carry Over;
- 19 per presenza di costituenti di origine animale vietati;
- 15 per presenza di Micotossine in quantità superiori ai limiti previsti;
- 11 nel programma di Monitoraggio riservato agli Additivi nutrizionali e oligo elementi;
- 7 per contaminazione da Salmonella spp.;
- 6 per presenza di Organismi Geneticamente Modificati;
- 3 per presenza di contaminanti vari.
Queste non conformità derivano spesso da problemi legati alle procedure di lavorazione, piani di autocontrollo inadeguati o da condizioni inadeguate di stoccaggio praticate soprattutto in allevamento, che possono favorire contaminazioni ambientali o la proliferazione di funghi. Altre volte, invece, le non conformità possono essere relative ad errori di etichettatura.
Controlli all’importazione
Il continuo interesse verso i controlli ufficiali all’importazione di partite di prodotti destinati all’alimentazione animale, insieme alle previsioni del Regolamento (CE) n. 882/2004 “controlli ufficiali di mangimi e alimenti” e del Regolamento (CE) n. 183/2005, “igiene dei mangimi”, ha reso necessario l’inserimento, già nel PNAA 2008, di una sezione dedicata ai controlli igienico-sanitari da effettuare presso i posti di ispezione frontaliera (PIF).
Nel 2016 sono state presentate per l’importazione, complessivamente, 4.812 partite di mangimi, per una quantità totale di 5.052.776,611 tonnellate.
Tutte le partite sono state sottoposte a controllo documentale; il controllo d’identità è stato eseguito su tutte le partite di mangimi di origine animale e sul 56,63% delle partite di mangimi di origine non animale, mentre il controllo fisico, con prelievo di campioni, è stato eseguito su n. 432 partite, pari ad una frequenza di campionamento del 8,97%, per un totale di n. 438 campioni prelevati.
Per quanto concerne i 438 campionamenti effettuati:
- la maggior parte è stata eseguita per la ricerca di Arsenico, Cadmio, Melamina, Mercurio, Nitriti, Pesticidi Clorurati, Piombo e Radionuclidi, con 297 campionamenti (il 67,80% del totale);
- la seconda ricerca per numero di campioni ha riguardato la Salmonella spp. e le Enterobacteriaceae con 48 campionamenti (il 10,95% del totale dei campioni prelevati);
- per la ricerca di micotossine sono stati prelevati 38 campioni (8,67%);
- per la ricerca dei costituenti di origine animale vietati, per la prevenzione della BSE, sono stati prelevati 28 campioni (6,39%);
- per la ricerca di diossine e PCB sono stati prelevati 21 campioni (4,79%);
- per la ricerca di OGM sono stati prelevati 5 campioni (1,14%);
- per la ricerca di principi attivi e additivi è stato prelevato 1 campione (0.22%).
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