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Venerdì 29 DICEMBRE 2017
Lazio. In Consiglio regionale l’uscita dal Commissariamento per la sanità e il timore per il mancato gettito delle addizionali

L'occasione è stata l'approvazione del bilancio 2016. In merito ai timori per la tenuta dei conti per il venir meno dell’extragettito derivante dagli aumenti dell'addizionale Irpef e dell’aliquota Irap nelle regioni sottoposte al piano di rientro, l'assessore al Bilancio Alessandra Sartore ha detto: “Se siamo convinti che il bene di questa Regione è l’uscita dal commissariamento, si devono trovare le soluzioni nei programmi”. Nel pomeriggio via libera alla proposta di legge per l’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio per il 2018.

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, ha approvato, con 22 voti a favore, 11 contrari, la proposta di legge n. 410 del 15 dicembre 2017, “Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2016”. Approvati anche il rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2016 (proposta di deliberazione consiliare n. 79/2017), il bilancio consolidato 2016 del Gruppo Regione Lazio (pdc n. 80) e la proposta di legge n. 389 d’assestamento del bilancio 2017-2019 (26 voti a favore e 16 contrari). Lo annuncia una nota del Consiglio Regionale.

Nel pomeriggio il via libera alla proposta di legge n. 411 del 21 dicembre 2017, concernente “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio per l’esercizio finanziario 2018” che potrà autorizzare la Giunta regionale a esercitare provvisoriamente, per dodicesimi e comunque non oltre il 31 marzo, le disposizioni contenute nella proposta di bilancio della Giunta stessa (pl 409).

Stamani, al centro del dibattito, il tema dell’uscita dal commissariamento della sanità laziale che dura dal 2007 e sulla quale l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, si è soffermata nel corso della sua replica. Citando i dati della cabina di regia del servizio sanitario regionale, Sartore ha ricordato che il 2017 si dovrebbe chiudere con un disavanzo della sanità di 58 milioni di euro. In relazione alle critiche mosse in merito ai tempi di uscita dal commissariamento, Sartore ha letto nell’Aula il deliberato firmato dal presidente del Consiglio dei ministri, il ministro dell’Economia e delle finanze e il ministro della Salute con cui si assegna al Commissario ad acta, nell’esercizio delle funzioni comprese nel mandato commissariale, “il compito di proseguire le azioni già intraprese, al fine di procedere, ad esito della completa attuazione del programma operativo 16-18, al rientro nella gestione ordinaria entro il 31 dicembre 2018, nel rispetto della normativa vigente e della disciplina in materia di piani di rientro e dei deficit sanitari”.

In merito ai timori per la tenuta dei conti regionali, a seguito del venir meno dell’extragettito derivante dagli aumenti dell'addizionale Irpef e dell'aliquota Irap che scattano per legge nelle regioni sottoposte al piano di rientro dal disavanzo sanitario, Sartore ha detto che "se tutti insieme siamo convinti che il bene di questa Regione è l’uscita dal commissariamento, non ci dobbiamo porre il problema dell’extragettito, perché si devono trovare le soluzioni nei programmi”.

“Quindi – ha proseguito l’assessore al Bilancio -, noi dobbiamo sapere di dover dire ai cittadini come si fa a uscire dal commissariamento, ma anche come si fa, ove uscissimo dal commissariamento e dovessero essere tolte le cosiddette addizionali, che cosa si può fare per provare a coprire questo differenziale in modo diverso. Questa è una piattaforma del programma elettorale. Questo voglio dire. Io ho le mie idee. Io sono un assessore tecnico e faccio il mio lavoro. È questo che dobbiamo dire tutti insieme. Come dobbiamo fare? Ci sarà un modo, ma c’è sempre un modo, una soluzione c’è, un pertugio c’è, basta cercarlo e basta trovarlo. Esistono tante soluzioni. È evidente – ha concluso Sartore - che prima o poi bisogna restituire questi soldi ai cittadini o si riducono gli interventi sulla spesa”.


I DOCUMENTI APPROVATI DALL’AULA

Il Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio 2016 (proposta di legge n. 410 del 15 dicembre 2017, approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 220 del 28 aprile 2017) ha ottenuto il giudizio di parifica senza eccezioni dalla Corte dei Conti, sezione regionale per il Lazio, lo scorso 14 dicembre. Le entrate di competenza accertate al 31 dicembre 2016 ammontano a 26,39 miliardi di euro. La quota riscossa ammonta a 24,72 miliardi, quella di riscuotere a 1,67 miliardi. Le spese di competenza: 25,1 miliardi, di cui 22,33 miliardi pagati e 2,77 miliardi da pagare.

Il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2016 è pari a meno 1,016 miliardi di euro, il disavanzo al netto del fondo anticipazione liquidità è pari a 2,18 miliardi di euro, contro i 3,13 miliardi di euro del 2015 e i 3,88 del 2014. Al lordo del fondo anticipazione liquidità il disavanzo ammonta a 9,73 miliardi di euro per il 2016. Si sono ridotti sensibilmente anche i residui passivi che esprimono i debiti della Regione: passano da 6,6 miliardi al 31/12/2015 a 4,5 miliardi al 31/12/2016. Continua l’operazione di ristrutturazione del debito pregresso che ha consentito un risparmio, a regime, di 173,2 milioni l’anno, attraverso la rinegoziazione dei mutui a tassi più vantaggiosi.

Il rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2016 (proposta di deliberazione consiliare n. 79/2017) è un bilancio unicamente di natura economico-patrimoniale che consente di ottenere una visione completa delle consistenze finanziarie, con il relativo risultato di amministrazione, e delle risultanze economico-patrimoniali, del gruppo composto dalla Regione Lazio e dal Consiglio regionale del Lazio. Nel documento è riportato il disavanzo della Regione Lazio al netto del fondo anticipazioni liquidità di 2,187 miliardi di euro e l’avanzo del Consiglio regionale di 11,197 milioni di euro che riduce il disavanzo complessivo a circa 2,175 miliardi di euro.

Il bilancio consolidato della Regione Lazio 2016 (proposta di deliberazione consiliare n. 80 del 2 ottobre 2017) è il quarto bilancio consolidato della Regione Lazio che è tra gli enti che sono stati chiamati alla sperimentazione della nuova disciplina introdotta dal dlgs 118/2011, concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro enti ed organismi. è un documento che espone la situazione economica e patrimoniale del “Gruppo Regione Lazio”, comprensivo dei seguenti enti, aziende e società compresi nel perimetro di consolidamento: Consiglio regionale, Cotral SpA, Azienda Strade Lazio – Astral SpA, Lazio Innova SpA, Lazio Crea SpA, San Im SpA, Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa), Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica (Ater) del Comune di Roma.

Il documento contiene una relazione sulla gestione comprensiva della valutazione delle partecipazioni, della verifica dei crediti e debiti reciproci all’interno del gruppo e una sezione sull’indebitamento e gli strumenti finanziari derivati. I valori delle partecipazioni della Regione: 109,45 milioni di euro è il valore delle società controllate, 22 milioni il totale delle non controllate, tra le quali compaiono Autostrade per il Lazio SpA, Centrale del Latte SpA, Aeroporti di Roma SpA, Mercato ortofrutticolo di Fondi SpA (Mof).  L’indebitamento complessivo della capogruppo Regione Lazio al 31 dicembre 2016 ammontava a 21,47 miliardi di euro. Il totale dei debiti del gruppo superava i 30 miliardi di euro.

Nella nota integrativa sono esplicitati i dati della contabilità economico patrimoniale del gruppo. Tra l’altro, il valore delle immobilizzazioni immateriali (concessioni, licenze, marchi e diritti ecc.) ammonta a 92,53 milioni di euro. Le immobilizzazioni materiali (beni demaniali, terreni non demaniali, fabbricati ecc.) totalizzano 3,46 miliardi di euro. Il risultato di esercizio di gruppo ammonta a circa 248 milioni di euro. I componenti positivi della gestione ammontano a 15,45 miliardi di euro, di cui 13,66 miliardi di euro provenienti da tributi. I componenti negativi della gestione ammontano a 14,55 miliardi di euro. Il costo del personale del Gruppo Regione Lazio ammonta a 538 milioni di euro.

L’assestamento delle previsioni del bilancio 2017-2019 (proposta di legge regionale n. 389 del 30 giugno 2017) dà rappresentazione puntuale degli importi riferiti allo stock totale dei residui attivi (crediti) al 31 dicembre 2016, pari ad euro 3,71 miliardi di euro, allo stock totale dei residui passivi (debiti), pari a 4,59 miliardi, al fondo pluriennale vincolato di parte corrente, pari ad euro 228,67 milioni di euro, al fondo pluriennale vincolato in conto capitale, pari a 466,52 milioni, al fondo crediti di dubbia esigibilità, pari a 68,3 milioni di euro e alla giacenza di cassa al 31 dicembre 2016, pari ad euro 567,7 milioni di euro. All'articolo 2 si dà rappresentazione del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2016 che, al lordo delle partite accantonate e vincolate, pari, rispettivamente, ad euro 698,4 milioni e ad euro 472, 25 milioni, e al netto del fondo anticipazione di liquidità, pari a 7,54 miliardi di euro, è rideterminato in disavanzo per euro 2,18 miliardi. Si provvede all'autorizzazione alla contrazione di mutui, o altre forme di indebitamento, finalizzata alla copertura del disavanzo per spese di investimento fino ad un massimo di euro 1,59 miliardi di euro per l'anno 2017.

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