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Venerdì 29 DICEMBRE 2017
Punti nascita. Molise chiede deroga per quello di Isernia

Una richiesta che deriva “dai risultati raggiunti nel 2017”, ha detto il presidente Frattura spiegando che “ad oggi all’ospedale Veneziale di Isernia i parti sono stati 488 (nel 2016 furono 425) di cui 65 con donne provenienti da fuori regione e con un grosso calo dei parti cesarei, scesi al di sotto del 3%”. Frattura si è detto ottimista “poiché già si è espresso, positivamente, il Comitato percorso nascite del Molise”.

“Grazie ai risultati raggiunti dal Punto nascite di Isernia nel 2017 avanziamo la richiesta di deroga alla soppressione: ci sono i presupposti per ottenerla”. Lo ha annunciato stamani il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, nel corso di una conferenza stampa.

La soppressione è prevista da parametri nazionali qualora non si raggiungano i 500 parti l’anno. Ma “ad oggi – ha spiegato Frattura - all’ospedale Veneziale di Isernia i parti sono stati 488 (nel 2016 furono 425) di cui 65 con donne provenienti da fuori regione e soprattutto con un altro risultato importante: un grosso calo dei parti cesarei, scesi al di sotto del 35%”.

Per il governatore si tratta di “un risultato brillante che dimostra la qualità dell’assistenza e la professionalità del personale che lavora nel Reparto di Ostetricia e Ginecologia”.

Frattura si è detto ottimista sull’accoglimento della richiesta da parte dei ministero della Salute, “poiché già si è espresso, positivamente, il Comitato percorso nascite del Molise”.

E ha ringraziato “chi si è battuto contro il rischio chiusura, soprattutto il personale della struttura sanitaria che ha continuato a garantire livelli di assoluta qualità nonostante l’emorragia di personale”.

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