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Mercoledì 20 DICEMBRE 2017
Legge di bilancio. Sigm su formazione post laurea: “Istituzioni sorde alle nostre richieste. Alla sanità solo uno spazio marginale”

“Zero euro per contratti di formazione medica post lauream”. È questo il commento dei Giovani Medici Sigm alla Legge di Stabilità ed, in particolare, alla mancata approvazione dell’emendamento per aumentare il numero di contratti di formazione post lauream in medicina e chirurgia. I Giovani Medici puntano il dito contro la classe politica: “grave responsabilità del Governo. Grave attentato al futuro del Servizio Sanitario Nazionale.”

C’è malcontento per la bocciatura dell’emendamento alla legge di stabilità che avrebbe dovuto aumentare il numero di contratti di formazione post lauream in medicina e chirurgia. Ad esprimere la sua preoccupazione è l’Associazione Italiana Giovani Medici, Simg. “L’emendamento a firma di Filippo Crimì, deputato e giovane collega - hanno sottolineato i giovani medici - dopo l’iniziale approvazione in Commissione Cultura, nonostante il supporto della nostra Associazione e lo sforzo dei principali portatori di interesse nel presentare le istanze dei giovani medici, non ha passato l’ultimo miglio per arrivare al voto in aula”.
 
“Il Governo, le Istituzioni e la politica tutta si sono dimostrati non solo sordi alle richieste dei giovani medici ma anche completamente ciechi – hanno continuato i Giovani Medic i Simg- I risultati di questa totale assenza di programmazione cade ingiustamente sulle spalle dei futuri aspiranti -specializzandi, vittime di una totale e consapevole mancanza di volontà programmatoria, ma rappresenta anche una minaccia per tutto il sistema sanitario e per i cittadini che, nei prossimi anni, rischiano di non trovare negli ospedali e nei presidi territoriali i professionisti in grado di prendersi cura di loro”.
 
Per i Giovani Medici “è arrivato il tempo della segnalazione delle responsabilità. Il Governo ha mancato le promesse, la Politica ha preferito affrontare altre ‘priorità’ dando spazio marginale alla sanità e, nel caso dei giovani medici, ignorandone totalmente il diritto a un completamento della formazione”.
 
Intanto la Simg ha fatto sapere che “continuerà a lavorare per arrivare a una programmazione ottimale, che non gridi al ‘mancano i medici’ senza preoccuparsi di dare ai camici bianchi già laureati e/o in corso di laurea il diritto a un percorso lineare nel post lauream quale requisito sine qua non per completare il proprio bagaglio di competenze ed essere pronti – hanno concluso - a entrare stabilmente nel Servizio Sanitario Nazionale”. 

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