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Martedì 19 DICEMBRE 2017
Accesso a specialistica ambulatoriale, pronto soccorso e rete oncologica. Saitta: “Da Asti esempi di buone pratiche”
L’assessore oggi a un convegno promosso all’ospedale Cardinal Massaia per fare il punto sull’esperienza astigiana. “Penso che queste buone pratiche possano essere esportate anche in altri contesti per migliorare sempre più la sanità del Piemonte, che è la seconda in Italia, come risulta dall’ultima griglia Lea”, ha detto Saitta.
Accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, pronto soccorso e rete oncologica al centro di un evento pubblico oggi nell’area interna dell’ospedale Cardinal Massaia di Asti. Organizzato dalla direzione generale dell’Asl di Asti, il convegno ha visto la presenza di medici dell’Azienda, operatori sanitari e cittadini. Presenti anche gli allievi dell’Istituto superiore Castigliano che da tempo collaborano con l’Asl per un progetto di assistenza all’orientamento in pronto soccorso, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.
Introdotti dal direttore generale Ida Grossi e con la regia del direttore sanitario Emma Zelaschi, hanno portato la loro testimonianza professionale Emanuela Ceccarelli (modalità di accesso alle prestazioni specialistiche), Gianluca Ghiselli (istruzioni per l’uso del pronto soccorso), Franco Testore e Patrizia Bergese per la rete oncologica ed i percorsi dedicati.
A concludere i lavori, l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta: “Vedo – ha detto Saitta - che da Asti giunge un esempio di buone pratiche in ambiti assai importanti, come l’accesso alle visite e alle prestazioni specialistiche, al pronto soccorso e nella presa in carico del paziente oncologico attraverso i Centri di accoglienza e i servizi della Rete oncologica Piemonte e Valle d’Aosta. In particolare, la possibilità di accesso alle visite a tempo zero che per molti reparti ad Asti è un fatto ormai consolidato, in altre Aziende sanitarie è ancora un obiettivo da perseguire”.
“Anche per il Pronto Soccorso rilevo - dai dati illustrati oggi - che le situazioni di sovraffollamento sono meno pesanti che in altre realtà. Per l’oncologia, oltre alla professionalità e capacità del personale medico ed infermieristico che conosciamo, registro con soddisfazione che funzionano bene anche molte iniziative collaterali legati al mondo del volontariato: un supporto assai utile per il malato ed i suoi famigliari”; ha aggiunto l’assessore.
Per Saitta “queste buone pratiche possano essere esportate anche in altri contesti per migliorare sempre più la sanità del Piemonte che è la seconda in Italia, come risulta dall’ultima griglia Lea (livelli essenziali di assistenza)”
Il presidente dell’Ordine dei Medici di Asti, Claudio Lucia, infine ha lanciato l’allarme sulla carenza di medici da qui a pochi anni.
“Un problema di programmazione generale del quale ci dobbiamo fare carico a livello nazionale, per continuare a mantenere un sistema sanitario che è tra i migliori al mondo e garantisce cure a tutti”, ha risposto Saitta anche nel suo ruolo di coordinatore degli assessori alla Sanità delle Regioni.
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