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Venerdì 15 DICEMBRE 2017
Ema. Gentiloni: “Abbiamo perso solo per sfortuna sfacciata”
Lo ha detto oggi il premier durante la conferenza stampa che ha tenuto a Bruxelles dove si tenuto il Consiglio Europeo a proposito delle interrogazioni bipartisan che FI e PD hanno rivolto al Parlamento europeo rispetto ai ritardi della messa a disposizione della nuova sede olandese per l'Agenzia europea del farmaco. "Il Parlamento sta esaminando quanto è sato deciso secondo le sue procedure di validazione e avrà modo di discutere. Io ritengo che l'Italia abbia fatto una bellissima figura, nonostante la sfortuna piuttosto sfacciata", ha detto Gentiloni.
L'Italia ha "giocato molto bene" la partita per tentare di aggiudicarsi la sede dell'Ema, a Milano, perdendola solo a causa di una "sfortuna sfacciata". Lo dice il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in conferenza stampa, a proposito delle interrogazioni bipartisan nel Parlamento Europeo presentate da Forza Italia e Pd in merito al possibile riesame del risultato della procedura di assegnazione, che ha visto vittoriosa Amsterdam, al sorteggio.
"Per quanto riguarda l'Ema - ha risposto Gentiloni ad una domanda di un giornalista dell'Adn Kronos - il Parlamento sta esaminando, ha una sua procedura di validazione di quanto è stato deciso e avrà modo di discutere. Io ritengo che l'Italia abbia fatto una bellissima figura, nonostante la sfortuna piuttosto sfacciata".
"Capisco - ha continuato il premier - la tendenza che ogni tanto abbiamo ad autosminuirci, ma segnalo che tra i ventisette Paesi europei, l'Italia in questa partita è quella che ha avuto il numero più largo di consensi".
"Poi - ha aggiunto Gentiloni - c'erano due tornei separati: ci sono state due finalissime, cui hanno partecipato quattro Paesi. Ma anche rispetto agli altri tre l'Italia è quella che ha avuto il maggior numero di consensi. Questo lo dico a proposito di chi dicesse che questa storia ha dimostrato l'isolamento dell'Italia: se il metro è questo, l'Italia è una superpotenza e la Germania è un disastro".
"Cerchiamo di essere realisti - ha proseguito - questo non è il metro di misura della potenza, ma sicuramente in questa partita la diplomazia italiana e il gioco di squadra tra governo, Comune di Milano, Regione Lombardia e industria farmaceutica ha funzionato benissimo. Purtroppo, non ha funzionato bene il sorteggio. Capita. Penso che chi fa il tifo per l'Italia dovrebbe evitare di farsi del male da solo".
"Se poi ci sono dinamiche amministrative o burocratiche - ha concluso il premier - non ne ho la più pallida idea. Però considero questa come una partita che abbiamo giocato molto bene e che abbiamo perso all'ultimo momento per un grado notevole di sfortuna. E ci rifaremo, almeno sul piano della fortuna".
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