quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 18 OTTOBRE 2011
Farmaci generici, Foresti confermato alla guida di Teva Italia

L'azienda farmaceutica israeliana, tra le più importanti a livello mondiale nell'area delle generic drugs, ha completato in questi giorni l'acquisizione della statunitense Cephalon.Con l'occasione Giorgio Foresti è stato confermato alla guida della filiale italiana.

Dopo il completamento dell’acquisizione da parte di Teva Pharmaceutical Industries Ltd. di Cephalon, Giorgio Foresti è stato confermato alla guida della sede italiana della multinazionale farmaceutica.
La conferma di Foresti giunge al temine del processo di acquisizione dell’americana Cephalon, società biotech specializzata nei farmaci per le malattie del sistema nervoso centrale, per il dolore e per l’oncologia.L'acquisizione dell'azienda Usa  da parte dell’azienda israeliana, attualmente primo produttore al mondo di medicinali generici, quotata alle Borse di New York e di Tel Aviv, ha ottenuto in questi giorni anche l’approvazione della Commissione Europea.
“Questa conferma è per me motivo di grande orgoglio” ha dichiarato Foresti. “Forte dell’esperienza e dei risultati positivi dell’integrazione di Teva con ratiopharm, sono certo che i talenti, i prodotti e l’innovazione di Cephalon porteranno un’ulteriore spinta al successo e allo sviluppo di Teva Italia, rafforzando la nostra leadership e rendendo sempre più accessibili le migliori cure a un numero crescente di pazienti”.
L’acquisizione di Cephalon consentirà a Teva di incrementare il mercato legato ai  farmaci branded e alle specialità farmaceutiche, attraverso un ampliamento del portfolio - focalizzato sulle patologie neurologiche, oncologiche, terapia del dolore  e della salute della donna - e della pipeline di prodotti, rafforzando ulteriormente la sua posizione di leader mondiale nella produzione di farmaci equivalenti. Le due realtà congiunte avranno una presenza significativa in oltre 60 Paesi e, in 12 mesi fino a Giugno 2011, hanno generato un ricavo complessivo su base pro-forma di 20 miliardi di dollari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA