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Mercoledì 13 DICEMBRE 2017
Sciopero dei medici. Adesione degli anestesisti dell’80%, con punte del 100%

Adesioni totali allo sciopero nazionale di ieri si sono registrate al Cardarelli, al Ruggi di Salerno, a Giugliano, a Nocera Inferiore, a Eboli, Sapri, Oliveto Citra Sarno e Marcianise. E nei reparti non chirurgici in cui non è stato possibile sottrarre ai turni di lavoro unità di personale già calibrate sul minimo indispensabile, la protesta si è riversata sul web sotto l’insegna “Vorrei ma non posso perché siamo ridotti all’osso”

Sale operatorie chiuse, malati prenotati per interventi chirurgici (non urgenti) costretti a rimandare, ambulatori con saracinesche abbassate, guardie assicurate solo per i servizi minimi. E infine visite, controlli e indagini diagnostiche solo per le urgenze: riesce in Campania, anche grazie all’adesione massiccia degli anestesisti (oltre l’80% in media con punte del 100% al Cardarelli, al Ruggi di Salerno, a Giugliano, a Nocera Inferiore, a Eboli, Sapri, Oliveto Citra Sarno e Marcianise) lo sciopero nazionale dei medici indetto da tutte le sigle della dirigenza sanitaria.

In molti reparti non chirurgici, con organici ridotti all’osso, è stato tuttavia difficile sottrarre ai turni di lavoro unità di personale già calibrate sul minimo indispensabile. Tant’è che in molti hanno scelto la via del web per protestare con selfie indirizzati sui social sotto l’insegna “Vorrei ma non posso perché siamo ridotti all’osso”.

Un’aspirazione che ha visto coinvolti anche i medici del 118 e dei pronto soccorso consegnati al dovere in corsia pur a fronte di turni massacranti, e di quotidiani.

Pienamente operativa invece la Sanità privata accreditata (il cui personale non è stato coinvolto dalla protesta) e l’istituto tumori Pascale di Napoli dove il manager Attilio Bianchi ha precettato per l’intera giornata di ieri tutto il personale dirigente in considerazione delle particolari necessità e urgenze dei pazienti già duramente colpiti dalle malattie tumorali.
 
E.M.

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