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Lunedì 11 DICEMBRE 2017
Perugia. Indagati in 13 tra ex dirigenti e funzionari di Regione e Usl, farmacisti e imprenditori
Sono accusati di reati quali associazione per delinquere, concussione, peculato, abuso d’ufficio, falsità ideologica, e rivelazione dei segreti d’ufficio. Le indagini, iniziate nel 2015, hanno fatto emergere casi di favoreggiamento sistematico, autorizzazioni ad aprire depositi all’ingrosso dei farmaci in assenza di requisiti, dichiarazioni mendaci per favorire familiari, conoscenti o aggiudicarsi posizioni pubbliche.
Al termine di una complessa attività investigativa iniziata nel 2015, i Carabinieri del NAS di Perugia hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nelle mani di 13 persone. Sono finiti nel mirino degli inquirenti ex dirigenti e funzionari della regione Umbria, della Usl locale, farmacisti privati e imprenditori, accusati di una lunga lista di reati, tra cui associazione per delinquere, concussione, peculato, abuso d’ufficio, falsità ideologica, e rivelazione dei segreti d’ufficio.
Il provvedimento rappresenta il capolinea dell’ “operazione piramide”, svolta dai militari del Nas di Perugia e coordinata dal Dott. Mario Formisano, Sost. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Perugia.
Le indagini, riferiscono i Nas in una nota, sono iniziate nel 2015 da un controllo sulla spesa sanitaria e il commercio all’ingrosso dei farmaci. E si sono sviluppate fino a far emergere “una rete diffusa di illeciti, quali il favoreggiamento sistematico di alcuni operatori sanitari da accreditare a discapito di altri, l’autorizzazione ad aprire dei depositi all’ingrosso dei farmaci in assenza dei requisiti previsti dalla normativa, anche all’uso sistematico di dichiarazioni mendaci per favorire familiari, conoscenti o aggiudicarsi posizioni pubbliche che altrimenti sarebbero state precluse per palesi conflitti di interessi”.
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