quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 04 DICEMBRE 2017
Inquinamento elettromagnetico. Accolto Odg di D’Ambrosio Lettieri (Dit) a legge di Bilancio

L’ordine del giorno impegna il Governo ad adottare provvedimenti normativi che possano individuare tra l'altro una nuova disciplina per gli enti locali di delocalizzazione delle stazioni radio emittenti al di fuori dei centri abitati e ad attuare un sistema efficace di monitoraggio dei livelli di inquinamento elettromagnetico e una relativa politica di contrasto agli effetti dell'inquinamento elettromagnetico sulla salute pubblica.

Lotta all’inquinamento elettromagnetico, mentre a Bari l’amministrazione comunale fa orecchie da mercante, indifferente alle istanze sollevate dal consigliere comunale di Direzione Italia, Fabio Romito, a Roma qualcosa si muove. Il Governo ha accolto come raccomandazione l’odg che il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri (Dit), componente della Commissione Sanità di Palazzo Madama, ha presentato in Senato, in sede di approvazione della legge di bilancio, con il sen. Andrea Mandelli (FI).

L’ordine del giorno impegna il Governo ad adottare provvedimenti normativi che possano individuare tra l'altro una nuova disciplina per gli enti locali di delocalizzazione delle stazioni radio emittenti al di fuori dei centri abitati e ad attuare un sistema efficace di monitoraggio dei livelli di inquinamento elettromagnetico e una relativa politica di contrasto agli effetti dell'inquinamento elettromagnetico sulla salute pubblica.

“I rischi per la salute e per l'ambiente legati all'esposizione crescente a campi elettromagnetici, a radiofrequenza e microonde emessi da cellulari, tablet, smartphone, computer collegati in rete senza fili, antenne WiFi, WiMax, radar, ripetitori della radiofonia, della radiotelevisione e della telefonia mobile Dect, Gsm, Umts e Lte (4G) - spiega il senatore - destano una crescente preoccupazione per gli effetti negativi che possono avere sulla salute dei cittadini, come riferiscono numerosi scienziati e associazioni impegnate nello studio delle cause dell'inquinamento elettromagnetico in Italia. Anche l’Associazione internazionale per la ricerca sul cancro ha dovuto riconoscere nel 2011 queste radiazioni non ionizzanti come possibili cancerogeni per l'uomo, ammettendo l'esistenza di effetti biologici e non soltanto termici”.

D’Ambrosio Lettieri sottolinea come “il Consiglio d'Europa dal 2011 abbia ritenuto gli attuali standard di sicurezza non sufficienti a tutelare la salute pubblica. In particolare il limite italiano è fra i più bassi del mondo. A quasi dieci anni dall'entrata in vigore della legge n. 36 del 2001”, conclude, “alla luce dell'elevato grado di inquinamento elettromagnetico e dell'inesistenza di qualsiasi forma di protezione dagli effetti nocivi per la salute della popolazione, occorre agire subito. La tutela della salute pubblica passa acnhe e necessariamente dalla tutela ambientale”.

“Noi continueremo la nostra dura battaglia a Bari”, afferma Fabio Romito, “perché il sindaco affronti finalmente il problema, dopo la seduta consiliare che doveva discutere del nostro odg è andata a vuoto perché hanno fatto mancare il numero legale. Dobbiamo affrontare il problema degli elettrodotti, spesso posti in prossimità dei centri abitati e che costituiscono un forte rischio per ambiente e salute delle persone. I cittadini rivendicano attenzione dell’amministrazione comunale su questi temi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA