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Lunedì 27 NOVEMBRE 2017
Medici sospesi al San Camillo, Anaao: “Giustizia sommaria. Provvedimenti già revocati”

La segreteria aziendale del sindacato riferisce come siano emerse “gravi inadempienze procedurali aziendali, fondati elementi di inconsistenza degli illeciti addebitati ai professionisti” e si stia quindi procedendo con “le prime note ufficiali di revoca dei provvedimenti”. Poi segnala “con indignazione” come “la diffusione alla stampa” delle accuse, abbia avuto “il solo scopo di gettare fango sull’intera categoria dei medici e dei dirigenti sanitari del San Camillo”.

“Nella vicenda che tanto scalpore ha suscitato, sono già emerse gravi inadempienze procedurali aziendali, fondati elementi di inconsistenza degli illeciti addebitati ai professionisti e sono partite le prime note ufficiali di revoca dei provvedimenti”. Lo riferisce in una nota la segreteria aziendale dell’Anaao Assomed San Camillo di Roma, dopo il caso di 58 medici sospesi dall’attività intramoenia sospettati di non avere consegnato nei tempi previsti all'ospedale il denaro incassato dalle prestazioni “private” e altri 7 sospettati di svolgere attività intramoenia nell'orario di servizio “pubblico”.

L’Anaao Assomed San Camillo spiega di avere aperto uno sportello di incontro con gli iscritti riscontrando che “le sanzioni sono state comminate senza aver aperto un preventivo contraddittorio con i professionisti, come previsto dal regolamento e dalle più elementari norme che regolano la pubblica amministrazione”.

Inoltre “in alcuni casi si è già acclarato che gli introiti illecitamente trattenuti non erano in realtà mai stati incassati dai professionisti”.

L’Anaao San Camillo ribadisce, quindi, “l’inderogabile necessità che tutti rispettino le regolee segnala “con indignazione che appare evidente come la diffusione alla stampa di notizie con gravi accuse indiscriminate e intempestive, abbia avuto il solo scopo di gettare fango sull’intera categoria dei medici e dei dirigenti sanitari del San Camillo”.

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