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Martedì 21 NOVEMBRE 2017
Roma. A 14 anni si sente male a scuola, va al Ps del Pertini e da lì trasferita al Bambino Gesù per intervento d’urgenza per aneurisma. Muore due giorni dopo. Lorenzin invia ispettori e Regione apre audit
L'arrivo al Pertini il 4 novembre alle 9 di mattina. I medici del Pronto soccorso, secondo quanto riferito dall'avvocato della famiglia, avevano pensato all’inizio a una reazione da stress, ma poi la tac avrebbe rilevato la presenza di un possibile aneurisma. Alle 12.40 la corsa in ambulanza verso l'ospedale pediatrico romano dove viene operata, ma le condizioni non migliorano e il 6 novembre muore. Polemiche sul tempo “perduto” tra la diagnosi e l'intervento. Ma il Pertini si difende: “Sempre tenuta sotto osservazione, trasferimento inevitabile”.
“Si trattava di un caso pediatrico e all’ospedale Pertini non c’è la Neurochirurgia. Il trasferimento al Bambin Gesù è stato inevitabile”. E comunque “durante il tempo di permanenza” al Pronto Soccorso del Pertini, “la paziente ha effettuato continuamente terapia medica ed è stata sottoposta ad osservazione medica”.
Questa, in sintesi, la posizione dell’ospedale Pertini di Roma in merito alle polemiche sulla morte di una 14enne per emorragia cerebrale causata da aneurisma. La famiglia, attraverso l'avvocato Giuseppe Rombolà, accusa infatti l'ospedale di avere inizialmente sottovalutato le condizioni della ragazza, giunta al pronto soccorso la mattina del 4 novembre, scambiando l'aneurisma per reazione da stress e quindi di non averla sottoposta ad intervento chirurgico decidendo, piuttosto, il trasferimento all'ospedale Bambino Gesù, dove la ragazza è stata dichiarata morta il 6 novembre.
L'ufficio stampa dell’ospedale della Asl Roma 2, che abbiamo contattato nel primo pomeriggio, parlando ai nostri microfoni, aveva subito risposto alle polemiche sul tempo “perduto” tra la diagnosi e l'intervento escludendo che ci sia stata una “sottovalutazione” del caso. Riferendo, inoltre, che l'ospedale non ha ricevuto alcuna comunicazione dalla Procura circa l’apertura di un fascicolo per omicidio colposo, “abbiamo letto la notizia sulle agenzie di stampa”.
Secondo le prime notizie diffuse in un dispaccio dell’Ansa, che cita l'avvocato della famiglia, la ragazza sarebbe arrivata al Pronto soccorso dell'Ospedale Pertini poco dopo essere entrata a scuola, intorno alle 8.30 (del 4 novembre, preciserà poi la nota del Pertini). Dalla scuola parte la chiamata all'ambulanza, che in codice giallo trasporta la ragazza all'ospedale Pertini. La ragazza viene tenuta in osservazione “per circa due ore”, riferisce l'avvocato, evidenziandoc he all’inizio i medici pensano a una reazione da stress e “dopo le insistenze” della madre la ragazza viene sottoposta a una tac dalla quale, spiega l'avvocato, emerge aneurisma”. “Nonostante ciò – accusa l’avvocato - la ragazzina non viene sottoposta ad intervento ma trasportata al Bambino Gesù in ambulanza” dove giunge “dopo un'ora in condizioni disperate e dopo un disperato intervento chirurgico muore”.
Un trasferimento che, però, sarebbe stato inevitabile, come precisa da subito l’ufficio stampa del Pertini e ribadisce poi la Direzione Generale nel comunicato diffuso nel tardo pomeriggio “in attesa delle risultanze dell’Audit clinico richiesto dal Direttore Sanitario della Asl Roma 2”. Nella nota la Direzione generale del Pertini sottolinea, inoltre, che “durante il tempo di permanenza la paziente ha effettuato continuamente terapia medica ed è sottoposto ad osservazione medica”.
Ecco la cronologia agli interventi effettuati presso il Pronto Soccorso del Pertini ricostruita nella nota dell'ospedale.
“La giovane paziente giunge al PS del Pertini il 4. 11. 2017 alle:
- ore 9,05 in codice giallo portata dall’ambulanza del 118 accompagnata dalla madre
- ore 9,10 si chiude la scheda di triage
- ore 9,17 viene presa in carico dal medico che, dopo averla visitata, prescrive gli esami di laboratorio e l’elettrocardiogramma. All’esame obiettivo non presenta apparenti deficit neurologici, viene sottoposta a terapia antidolorifica
- ore 10,29 la paziente riferisce miglioramento della sintomatologia
- ore 10,31 richiesta TAC encefalica
- ore 11,26 risposta della TAC
- ore 11,31 contatto telefonico con il neurochirurgico di guardia del Bambino Gesù che chiede di contattare il Pronto Soccorso del Bambino Gesù per il trasferimento, dal momento che l’Ospedale Sandro Pertini non è dotato di neurochirurgia
- ore 12,08 viene data indicazione per l’intubazione
- ore 12,12 il Pronto Soccorso del Bambino Gesù dà la disponibilità di un posto letto in rianimazione
- ore 12,22 viene eseguita l’intubazione
- ore 12,40 parte il centro mobile di rianimazione con anestesista a bordo per effettuare il trasferimento al Bambino Gesù.
Durante il tempo di permanenza la paziente ha effettuato continuamente terapia medica ed è sottoposto ad osservazione medica”.
Al Bambino Gesù, riferisce al nostro giornale l'ufficio stampa dell'ospedale pediatrico, la ragazza arriva in condizioni “disperate” e “subito sottoposta a un lungo intervento chirurgico per emorragia cerebrale causata da aneurisma. In serata viene trasferita in terapia intensiva, ma le sue condizioni non sono mai migliorate. Il giorno successivo iniziano le procedure di accertamento di morte cerebrale e il 6 novembre la paziente viene dichiarata morta”.
Il ministero della Salute ha fatto intanto sapere che il ministro Beatrice Lorenzin ha disposto l’invio della task force presso l’Ospedale Pertini per accertare quanto accaduto. La Task force, formata da esperti dell'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), Carabinieri del Nas e ispettori del Ministero della Salute, si recherà nelle prossime ore presso la struttura per i primi rilievi.
Anche la Regione Lazio ha chiesto di fare chiarezza, allargando le verifiche al Bambino Geù e all’Ares 118. In particolare, si legge in una nota, “la Regione Lazio ha richiesto anche ad Ares118 e all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù un dettagliato audit clinico per avere un quadro completo della presa in carico in emergenza e gestione clinica della ragazza”.
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