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Lunedì 20 NOVEMBRE 2017
Numero unico emergenza 112. Per Umbria e Marche una centrale unica interregionale. E non solo
L’assessore umbro Luca Barberini ha spiegato che a breve verrà siglato un protocollo d'intesa con la Regione Marche per realizzare nel 2018 una Centrale unica di risposta Umbria-Marche per il numero unico di emergenza 112. Non solo. “Potenzieremo l’elisoccorso, già condiviso con le Marche, allestendo elisuperfici attrezzate per il volo notturno”. E “ci saranno accordi tra ospedali per punti nascita ‘integrati’ nelle zone di confine e la valorizzazione di alcune attività specialistiche”.
“Umbria e Marche sono più vicine, grazie alle nuove infrastrutture e possono collaborare per migliorare i servizi per i cittadini. In sanità siamo pronti a farlo attraverso nuovi accordi, per dare risposte più efficaci ai bisogni di salute delle persone”. Lo annuncia l’assessore alla Salute umbro, Luca Barberini, facendo il punto, attraverso un post su Facebook, sull’incontro per il Ventennale del sisma del '97 svolto a Colfiorito con gli amministratori delle due regioni.
“A breve – scrive Barberini - verrà siglato un protocollo d'intesa con la Regione Marche per realizzare nel 2018 una centrale unica di risposta Umbria-Marche per il numero unico di emergenza 112”. E poi “potenzieremo l'elisoccorso, già condiviso con le Marche, allestendo elisuperfici attrezzate per il volo notturno”.
Non solo. “Ci saranno – annuncia Barberini - accordi fra ospedali per punti nascita ‘integrati’ nelle zone di confine e la valorizzazione di alcune attività specialistiche”.
“La nuova statale 77 – spiega l’assessore - sta favorendo l'integrazione: dopo l'apertura della nuova strada, c'è stato un aumento del 76% di utenti marchigiani vero l’ospedale di Foligno, mentre si è registrato un +25% nelle prestazioni specialistiche ambulatoriali”.
Per Barberini “la collaborazione fra Regioni è la sfida del futuro, oggi i confini istituzionali non sono più barriere invalicabili e il terremoto non ha soltanto distrutto, ma anche creato occasioni di sviluppo che dobbiamo cogliere”.
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