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Mercoledì 15 NOVEMBRE 2017
Sicilia. Bimbo morto per sospetta meningite in provincia di Messina
Sono in corso gli accertamenti per individuare l’agente infettivo responsabile della malattia. Al momento la Asp comunica che la morte sarebbe riconducibile ad uno shock settico secondario ad una gravissima sepsi di carattere “fulminate”. Nell’attesa dei risultati delle analisi microbiologiche, sono già state avviate le misure di profilassi farmacologiche nei confronti dei contatti stretti del bambino.
Sono in corso gli accertamenti per individuare l’agente infettivo responsabile della malattia - fra le ipotesi in esame vi è anche quella di una infezione meningococcica - che avrebbe causato la morte, presso il Policlinico di Messina, di un bimbo di 4 anni, residente, con la sua famiglia, nel Comune di Mascali.
La morte, spiega la Asp di Catania in una nota, sarebbe riconducibile ad uno shock settico secondario ad una gravissima sepsi che avuto un carattere “fulminate”, in quanto la malattia si è sviluppata in un arco temporale di meno di 24 ore.
Il bambino aveva effettuato tutte le vaccinazioni previste per la sua età.
Nell’attesa dei risultati delle analisi microbiologiche, sono già state avviate le misure di profilassi farmacologiche nei confronti dei contatti stretti del bambino.
In particolare, l’Unità Operativa di Igiene pubblica di Giarre ha, già da ieri, contattato i genitori dei bambini che frequentano la classe della scuola materna di Mascali frequentata dal bambino, fornendo loro le indicazioni per l’esecuzione della profilassi.
Analoghe informazioni sono state fornite ai pediatri operanti nella zona.
“Non si ritiene che le misure di profilassi vadano estese a tutti i bambini frequentanti la scuola”, evidenzia la Asp.
Nella giornata di domani è prevista un’apertura straordinaria pomeridiana dell’ambulatorio di Fiumefreddo, cui afferiscono i cittadini di Mascali. Inoltre, per venire incontro alle richieste dei genitori sarà offerto gratuitamente anche il vaccino Bexsero (contro il meningococco di gruppo B) senza limiti di età, cioè anche per i nati prima del 2015.
La Asp sottolinea di ritenere comunque “assai improbabili altri casi, considerato che nella nostra realtà casi analoghi sono rari e non presentano, se non eccezionalmente, catene epidemiche, ovvero casi secondari”.
Al fine di poter meglio gestire “l’allarme determinatosi nella popolazione”, il Servizio di Epidemiologia dell’Asp di Catania ha preso contatto con la dirigente della scuola, ove il bambino frequentava, per organizzare un incontro con i genitori, programmato per domani, alle ore 15.30, presso i locali della Chiesa Madre di Mascali.
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