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12 NOVEMBRE 2017
Osteopati. Collaboriamo per riconoscimento condiviso



Gentile Direttore,
alcuni professionisti sanitari dubitano sull'efficacia delle ricadute dell'art. 7 del DDL Lorenzin di prossima approvazione, nel riferimento all'istituzione delle professioni di osteopata e chiropratico.
 
Per tale ragione abbiamo chiesto di cooperare affinché i tempi per il riconoscimento dei titoli equipollenti e per la definizione dei corsi di studi per le nuove professioni sanitarie siano realmente certi, inoltrando formale Istanza al Coordinamento Nazionale delle Professioni Sanitarie (CONAPS) lo scorso 25 ottobre.
Perché? Perché riteniamo che sia nell'interesse comune della Sanità italiana sgombrare il campo il prima possibile da professionisti sedicenti senza requisiti oggettivi e da scuole autoreferenziali senza alcun controllo o riferimento. Perché siamo certi che una professione regolamentata garantisca il diritto alla salute dei cittadini e il rispetto inter-professionale a differenza delle attività senza regole ed obblighi di legge.
 
Gli osteopati italiani, quasi tutti, hanno capito che il peggior nemico della loro professione sia quell'assenza di riferimento istituzionale che consenta a chiunque di definirsi osteopata, aprire una scuola di osteopatia contestabile, fondare una "libera associazione" che detti regole utili a qualcuno più che ad altri. Quindi, i professionisti della salute che non considerino l'osteopatia terra di conquista per aggirare alcuni obblighi inerenti alla propria professione dovrebbero sostenere insieme agli osteopati questo semplice concetto, allo scopo di stabilire relazioni interdisciplinari basate sulla reciproca considerazione e sulla motivata interazione.
 
Basta dunque con le previsioni funeste di lungaggini che rallentino i tempi delle decretazioni attuative della riforma Lorenzin, col recondito desiderio di vedere gli osteopati esposti al rischio di sanzioni per presunto abusivismo: auspicio da alcuni neppure troppo sottaciuto. Giriamo pagina e sosteniamo tutti gli obiettivi dell'attuale riforma delle professioni sanitarie, confermando innanzitutto il valore culturale e deontologico delle nostre reciproche professioni.
 
Comitato Scientifico ECM - Istituto Europeo per la Medicina Osteopatica

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