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Giovedì 09 NOVEMBRE 2017
Alimentazione. Lorenzin firma protocollo d'intesa con Federcuochi: “Educare al cibo sano per tutelare la salute”

“Fronteggiare i pericoli derivanti da un'errata alimentazione, incoraggiando stili di vita e comportamenti salutari grazie alle giuste abitudini alimentari”. Per perseguire insieme questo obiettivo il ministro della Salute e la Federazione italiana cuochi hanno firmato un protocollo d'intesa. Lorenzin: “I cuochi hanno la responsabilità di mettere in tavola piatti che influenzeranno la tendenza culinaria del domani”. IL PROTOCOLLO.

Mirare ad un'alimentazione sana e sicura.  È questo l'interesse comune che ha spinto il ministro della Salute, Beatrice  Lorenzin, e la Federazione italiana cuochi a firmare un protocollo d'intesa. L'obiettivo dell'accordo è di fronteggiare i  pericoli derivanti da un'errata alimentazione, incoraggiando stili di  vita e comportamenti salutari grazie alle giuste abitudini alimentari.       
 
“I cuochi e le giovani generazioni di chef soprattutto - ha detto  Beatrice Lorezin - hanno la responsabilità di mettere in tavola piatti che  influenzeranno la tendenza culinaria del domani. E avere la  consapevolezza che cibo è benessere, è di grande importanza. In  qualche modo siete un po' medici anche voi - ha evidenziato  rivolgendosi anche alla platea di studenti intervenuti al ministero  per la firma del protocollo - e contribuite a comunicare l'importanza  della buona tavola e della tradizione agroalimentare italiana”.   
 
Grazie a questo protocollo saranno promosse iniziative utili a diffondere il processo di informazione, identificazione e conoscenza di tematiche  relative alla sicurezza alimentare, sia sotto il profilo nutrizionale  che igienico-sanitario, anche attraverso la sensibilizzazione degli  operatori della ristorazione, oltre che dei cittadini.
 

“Noi siamo  'stakeholder' importanti nel settore alimentare - ha detto Salvatore  Bruno, segretario generale della Federazione italiana cuochi - il  rispetto dei profili nutrizionali, delle caratteristiche di sicurezza  alimentare passano attraverso il nostro lavoro. Abbiamo elaborato  norme tecnico-professionali che delineano la figura del cuoco e c'è un tavolo inter-istituzionale in cui si sta riflettendo sulla possibilità di una certificazione in tal senso. Se un cuoco cucina male - ha concluso - è  certamente il mercato a scegliere, ma gli unici criteri normativi da  rispettare oggi sono quelli di cui stiamo parlando”.

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