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Lunedì 06 NOVEMBRE 2017
Cambiamento climatico. Alla Città del Vaticano un incontro, presente anche il premio Nobel Carlo Rubbia
Il convegno ha messo in luce il confronto e l’apporto scientifico di ricercatori, medici, economisti, sociologi, filosofi, rappresentanti religiosi e delle Istituzioni, riguardo il cambiamento climatico e l'inquinamento atmosferico e marino, la salute degli ecosistemi, l'utilizzo dei combustibili fossili. Presente anche il senatore a vita e premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia
Un incontro alla Città del Vaticano dal titolo “Health of People, Health of Planet and our Responsability. Climate change, Air pollution and Health” ovvero “La salute delle persone, la salute del pianeta e la nostra responsabilità. Cambiamento climatico, inquinamento dell’aria e salute”. L'incontro è avvenuto dal 2 al 4 novembre scorso presso la Casina Pio IV.
L’incontro internazionale è stato promosso dalla Pontificia Accademia delle Scienze in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della Sanità e l’Istitute for Public Health dell’università di San Diego in California e ha registrato la presenza di esperti di vari settori dello studio e della ricerca provenienti da Europa, Asia ed Americhe.
Il convegno ha messo in luce ancora una volta e attraverso la partecipazione, il confronto e l’apporto scientifico di ricercatori, medici, economisti, sociologi, filosofi, rappresentanti religiosi e delle Istituzioni, le profonde e sempre più innegabili interconnessioni tra l’utilizzo dei combustibili fossili, l’inquinamento atmosferico e marino, il cambiamento climatico, la salute pubblica, la salute degli ecosistemi.
L’incontro ha preso in considerazione anche questioni di giustizia sociale e di etica, e la sempre più difficile sostenibilità ambientale e morale di un sistema di sviluppo economico-sociale, ormai sempre più diffuso globalmente, che è fortemente incentrato sullo sfruttamento delle persone e delle risorse della terra, come evidenziato anche nella enciclica Laudato si’: “Non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri”.
Nell’ultimo giorno sono state formulate, sulla base dei più recenti dati ed evidenze in campo scientifico, raccomandazioni da sottoporre direttamente a Papa Francesco e quindi ai leader di tutte le nazioni del pianeta, in modo che possano su queste raccomandazioni e indicazioni programmare loro azioni perché abbiamo come fine il bene e il benessere dell’intera umanità e del pianeta.
L’incontro è stato aperto dal discorso di saluto e benvenuto di Marcelo Sánchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze.
Joachin Von Braum, Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze, ha poi ricordato anche i compiti e gli obiettivi di studio e confronto che l’Accademia promuove; mentre Veerabhadran Ramanathan, docente di Scienze dell’atmosfera presso l’Institution of Oceanography di Scripps e dell’Università californiana di San Diego, è stato il coordinatore scientifico del simposio. Presente ai lavori anche Carlo Rubbia premio Nobel per la fisica nel 1984e senatore a vita.
Antonella Litta dell’Associazione italiana medici per l’ambiente- Isde ( International Society of doctors for the environment) ha preso parte ai lavori del simposio ponendo all’attenzione dei partecipanti la stretta relazione tra trasporto aereo, cambiamento climatico, inquinamento ambientale e danno alla salute.
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