quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 23 OTTOBRE 2017
Osteoporosi. Domani visite gratuite al Molinette di Torino

L’iniziativa è promossa in collaborazione con la Fondazione per l’Osteoporosi. I medici del reparto di Geriatria e Malattie metaboliche dell’osso valuteranno gratuitamente il rischio fratturativi in tutte le persone che si presenteranno con una densitometria ossea eseguita con tecnica DXA, anche non recentissima. Contestualmente verranno offerte informazioni e consigli per la prevenzione.

Martedì 24 ottobre 2017, in occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, dalle ore 14 alle ore 17, il reparto di Geriatria e Malattie metaboliche dell'osso dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretto dal professor Giancarlo Isaia) organizza, in collaborazione con la Fondazione per l’Osteoporosi, la manifestazione “Ospedale a porte aperte”, al fine di sensibilizzare la popolazione verso l’osteoporosi.

Si tratta, ricorda una nota dell’ufficio stampa, di una malattia “assai diffusa e spesso sottostimata che colpisce soprattutto le donne, ma che non risparmia certamente gli uomini: in Italia ne sono affette 4.500.000 persone (il 7,5% della popolazione) di cui 1.000.000 di uomini. La malattia, se trascurata, provoca importanti conseguenze sulla deambulazione e sulla qualità della vita dei pazienti che ne sono colpiti, in quanto può determinare, senza alcun segno premonitore e senza traumi rilevanti, fratture talvolta molto invalidanti”.
 
I medici del reparto valuteranno gratuitamente il rischio fratturativo, utilizzando appositi algoritmi validati a livello internazionale, in tutte le persone che si presenteranno (ingresso da corso Bramante 88 – Ambulatori centrali - piano terreno) con una densitometria ossea eseguita con tecnica DXA, anche non recentissima. In tal modo le pazienti potranno conoscere la probabilità teorica di andare incontro a fratture e quindi rivolgersi al medico di fiducia per ulteriori provvedimenti diagnostici e terapeutici.

Contestualmente sarà anche possibile rivolgere ai medici ed alla Fondazione domande su corretti stili di vita da adottare, sulle più opportune strategie di prevenzione primaria, sulle iniziative di comunicazione e di sensibilizzazione della malattia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA