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Martedì 17 OTTOBRE 2017
Legge Bilancio. Assobiomedica: “Tornare a investire in sanità”
“L’Italia ha oggi una grande opportunità: partecipare in modo attivo attraverso le innovazioni delle nostre industrie alla rivoluzione che la medicina sta vivendo, investendo sul nostro Servizio Sanitario. Questo sarà possibile solo se nel corso del dibattito parlamentare si troveranno soluzioni che diano nuovo impulso al mercato dei dispositivi medici con politiche incentivanti", commenta il presidente Massimiliano Boggetti.
“È importante che il nostro Paese torni a investire in Sanità se vuole diventare protagonista in Europa e giocare al meglio la partita, che vede Milano come hub di eccellenza nelle scienze della vita con Human Technopole ed Ema. Ci auguriamo pertanto che al timido aumento di 1 miliardo del Fondo Sanitario Nazionale, si affianchino politiche che valorizzino l’intera filiera della salute in modo che l’industria presente sul territorio riesca a sostenere al meglio l’Italia in questa sfida e possa investire di più in capitale umano e in ricerca e innovazione in Sanità. In questa prospettiva le iniziative a beneficio dei ricercatori biomedici, che sembrerebbero contenute nella manovra, sono un ottimo punto di partenza. Sarebbe però auspicabile che le imprese di dispositivi medici, come per quelle del farmaco, fossero messe in condizione di avere una governance e recuperare risorse, accantonate negli anni scorsi per inutili meccanismi come il payback, in modo da poter supportare il nostro Paese con investimenti sul territorio, che contribuiscano a generare Pil e occupazione”.
Questo un primo commento del Presidente di Assobiomedica, Massimiliano Boggetti, sulla Legge di Bilancio 2017.
“L’Italia – ha dichiarato il Presidente Boggetti - ha oggi una grande opportunità: partecipare in modo attivo attraverso le innovazioni delle nostre industrie alla rivoluzione che la medicina sta vivendo, quella delle 4P, investendo sul nostro Servizio Sanitario per invertire il classico paradigma e arrivare a prevenire oggi anziché curare domani. Questo sarà possibile solo se nel corso del dibattito parlamentare si troveranno soluzioni che diano nuovo impulso al mercato dei dispositivi medici con politiche incentivanti, che fungano da linfa vitale per un settore che contribuisce in modo determinante a migliorare tutti i percorsi di prevenzione, diagnosi, cura e trattamento di ogni patologia oggi conosciuta”.
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