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Venerdì 13 OTTOBRE 2017
Vertenza clinica “Santa Maria” di Bari. Salvi i 46 posti di lavoro
Ieri riunione presso l’assessorato al Lavoro della Regione, tra azienda, sindacati e task force regionale per l’occupazione per discutere il destino di 46 posti di lavoro. Trovato l’accordo sul ritiro dei licenziamenti e via libera dei sindacati per la riorganizzazione del lavoro interno alla clinica privata.
Conclusa positivamente la vertenza della Clinica Santa Maria (gruppo GVM) di Bari, dove erano in pericolo 46 posti di lavoro di ausiliari. Ad annunciarlo la Regione Puglia in una nota.
La riunione di ieri presso l’assessorato al Lavoro della Regione Puglia, tra azienda, sindacati e task force regionale per l’occupazione, spiega infatti la nota, ha portato al ritiro dei licenziamenti e al via libera dei sindacati per la riorganizzazione del lavoro interno alla clinica privata.
“Sono felice – ha detto il presidente della Giunta Michele Emiliano - per la soluzione anche di questa vertenza, che ho seguito personalmente.
Per il governatore della Puglia “il successo delle trattative dimostra che si può riorganizzare il lavoro senza ricorrere ai licenziamenti e che si deve avere il coraggio di riorganizzare per consolidare l’occupazione senza che si ricorra agli esuberi. Riorganizzare significa puntare su una maggiore efficienza e qualità del servizio in ambito sanitario”.
Emiliano ha quindi ringraziato il sindacato per avere congelato le mobilitazioni già intraprese e “colto la sfida del confronto, per giungere all’accordo. So anche che l’azienda ha dato un’apprezzata e concreta disponibilità ad interloquire con la Regione, riportando la discussione nell’alveo delle corrette relazioni sindacali”.
“Per una volta – ha sottolineato l’assessore al Lavoro, Sebastiano Leo - non dovremo ricorrere agli ammortizzatori sociali. Ringrazio quindi tutta la task force regionale per l’occupazione per il suo impegno”.
“Esprimo soddisfazione – ha concluso il presidente della Task Force Leo Caroli – per il ritorno della serenità tra 46 famiglie di lavoratori che avranno l’opportunità di una adeguata valorizzazione delle loro qualità professionali”.
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