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Martedì 10 OTTOBRE 2017
Obesità: nel 2015 il 10% di adulti era obeso in Italia e nel mondo nel 2025 saranno 2,7 miliardi in sovrappeso e obesità con un costo di 1,2 trilioni di dollari. World Obesity Day il 10  e 11 ottobre 

Secondo i dati più recenti elaborati dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane nel 2015 il 45,1%  (46,4% nel 2014) dei soggetti adulti della popolazione italiana è in eccesso di peso, di questi il 9,8% risulta obeso . Regioni a macchia di leopardo e si si stima che il costo dell'obesità sia pari all'1,8% della spesa sanitaria nazionale. Per quanto riguarda l'obesità nel mondo, secondo i dati dell'Oms ci sono 1,9 miliardi di persone in sovrappeso. Di queste, 600 milioni sono obese e senza misure adeguate il costo per il trattamento delle conseguenze dell'obesità potrebbe  raggiungere i 1,2 trilioni di dollari l'anno entro il 2025.

L’obesità colpisce sempre più bambini e ragazzi. Nel mondo in 40 anni (dal 1975 al 2016) l'obesità giovanile è aumentata di oltre 10 volte: si è passati da 5 milioni di donne obese nel 1975 a 50 milioni nel 2016, da 6 milioni di maschi obesi a 74 milioni.

Comincia oggi la due giorni del World Obesity Day – oggi dedicato all’Italia, domani alla situazione mondiale -  organizzato  dalla Federazione mondiale contro l'obesità, ente senza scopo di lucro collegato all'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Secondo i dati più recenti elaborati dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane nel 2015 il 45,1%  (46,4% nel 2014) dei soggetti adulti della popolazione italiana è in eccesso di peso, di questi il 9,8% risulta obeso (10,2 per cento nel 2014). Rispetto al 2014 la quota di italiani in sovrappeso e obesi è ostanzialmente stabile.

E l’Oms indica nel 2022 la data in cui ci saranno più giovani - dai 5 ai 19 anni – obesi, che coetanei sottopeso (compresi quelli nei paesi più poveri del mondo). Nel 2016 sono oltre 124 milioni i bambini e gli adolescenti obesi nel mondo, ci sono 213 milioni di giovani in sovrappeso.
A livello nazionale  la manifestazione è stata incentrata sulla promozione dei sistemi alimentari regionali e sul modello della dieta mediterranea. Il tema dell'edizione 2017 è “Salute In-forma, dieta mediterranea regionale”.

Anche per l’obesità l’Italia è a macchia di leopardo e nel Sud va peggio. Nelle regioni meridionali prevale un più alta percentuale di adulti obesi (Molise 14,1%, Abruzzo 12,7% e Puglia 12,3%) e in sovrappeso (Basilicata 39,9%, Campania 39,3% e Sicilia 38,7%) rispetto alle regioni settentrionali. A Nord si registrano  dati inferiori di prevalenza dell’obesità rispetto alle altre aree: la Provincia Autonoma di Bolzano il 7,8% e la Lombardia l’8,7%.

Per il sovrappeso è in testa la Provincia Autonoma di Trento con il 27,1% e la Valle d'Aosta con il 30,4 per cento. Lo stesso avviene per bambini e adolescenti. Ci sono più bambini in sovrappeso al Sud e nel Centro Italia.

L'ultima indagine dell'Osservatorio Okkio alla Salute, il sistema di sorveglianza del ministero della Salute, effettuata su quasi 50mila bambini di età compresa fra gli 8 e i 9 anni, ha rilevato che il 21,3% del campione è in sovrappeso, mentre il 9,3% risulta obeso. In merito alla variabilità regionale 'indagine conferma prevalenze più elevate al Sud e al Centro Italia di bimbi con eccesso di peso, anche se il gap tra le regioni è leggermente diminuito nel corso degli anni.

Inoltre, si stima che il costo dell'obesità sia pari all'1,8% della spesa sanitaria nazionale. In pratica, tra costi diretti e indiretti, oltre 300 euro a cittadino.

Per quanto riguarda l'obesità nel mondo, secondo i dati dell'Oms ci sono 1,9 miliardi di persone in sovrappeso. Di queste, 600 milioni sono obese. Più di 100 milioni di bambini e 600 milioni di adulti superano  il valore di 30 dell'Indice di massa corporea che, per essere "sano", non deve superare  25. Oltre 70 paesi sui 195 studiati hanno visto raddoppiare il Bmi dal 1980 a oggi.

Le tendenze attuali indicano, entro il 2025, 2,7 miliardi di adulti in tutto il mondo in sovrappeso e obesità.

L’obesità non trattata è responsabile di una significativa percentuale di malattie non trasmissibili (NCD) tra cui malattie cardiache, diabete, malattie epatiche e molti tipi di cancro.

Senza misure adeguate, indica  il sito del World Obesity Day, il costo per il trattamento delle conseguenze dell'obesità potrebbe  raggiungere i 1,2 trilioni di dollari l'anno entro il 2025.

E l'eccesso di cibo è stato identificato come la causa di 4 milioni di morti nel solo 2015, 2,7 delle quali per problemi cardiovascolari. In termini percentuali, l'eccesso di peso rappresenta il 7,1 per cento di tutti i motivi di decesso. In pratica, uccide 4 miliardi di persone ogni anno. In termini di costi alla collettività nel mondo, l'obesità occupa il terzo posto dopo fumo di sigaretta e guerre e terrorismo.

Ultimo dato, sempre in termini percentuali, in Italia l'eccesso di peso rappresenta il 7,1% di tutti i motivi di decesso.

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