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Mercoledì 28 SETTEMBRE 2011
Ddl omnibus. Approvato Odg per mettere on line le performance di ospedali e medici
Un emendamento al Ddl Fazio, presentato ieri dall’onorevole Carmine Patarino (Fli), che chiedeva l’istituzione di un portale on line per indicare l’attività svolta dagli ospedali con le casistiche relative a medici, patologie trattate, tempi di degenza, complicanze e liste d’attesa è diventato un Odg approvato dalla Camera che impegna il Governo a presentarlo nell’ambito della Stato-Regioni.
“Il mio emendamento è stato trasformato in un Ordine del giorno. Ho preferito fare questa scelta perchè la V commissione Bilancio aveva eccepito motivi di copertura economica e di solito alla Camera quello che stabilisce la commissione Bilancio è leggeperchè se non ci sono i soldi la norma non parte”. Con queste parole Carmine Patarino interpellato da QS spiega il perchè della sua scelta di trasformare un emendamento in odg.
Emendamento all’articolo 14 del Ddl omnibus a firma Patarino che chiedeva l’istituzione di un “portale on-line on line accessibile e disponibile, su terminali dedicati, presso le aziende del servizio sanitario nazionale, con l’attività svolta dai reparti ospedalieri e universitari”.
Questo portale nelle intenzioni del deputato di Fli avrebbe dovuto contenere tutti “i resoconti dell’attività svolta e con informazioni puntuali circa il personale in servizio, le patologie trattate, le liste d'attesa, i tempi medi di degenza, i dati relativi a complicanze, mortalità e morbilità, al fine di consentire una scelta informata del luogo di cura da parte degli assistiti”.
Dunque su invito del Ministro e della relatrice l’on Patarino, come ha spiegato a QS ha preferito convertire l’emendamento e non sottoporlo al voto poiché qualora fosse stato approvato dall’Aula avrebbe rischiato, con il successivo veto da parte della Commissione Bilancio, di bloccare tutta la legge che Fli giudica positivamente, seppur con dei limiti.
Ora l’Odg impegna il Governo “il ministro mi ha detto – sono le parole di Patarino – che si batterà nella conferenza Stato-regioni e che lì troverà il suo naturale sbocco essendo le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano gli enti titolati per l’istituzione del portale”.
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