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Venerdì 29 SETTEMBRE 2017
Ricerca, innovazione, scienze della vita. Toscana e Lazio firmano protocollo
L’obiettivo è sfruttare le sinergie del patrimonio industriale, accademico ed istituzionale delle due Regioni, per “sviluppare un Ecosistema della Innovazione delle Scienze della Vita che possa competere con i grandi ecosistemi internazionali, luoghi privilegiati di sviluppo di aziende e start up”. A coordinare l’iniziativa, oltre ai soggetti istituzionali, saranno per il Lazio il Cluster of Health Innovation and Communication e per la Toscana la Fondazione Toscana Life Sciences.
Un protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Regione Lazio per la promozione di sinergie in tema di ricerca, innovazione e trasferimento dei risultati nell’ambito delle scienze della vita. E’ stato firmato stamani a Firenze, al Forum della Leopolda sulla salute, avrà la durata di tre anni. A siglare l’accordo, per la Toscana gli assessori a diritto alla salute, welfare e integrazione socio-sanitaria Stefania Saccardi, e alle attività produttive Stefano Ciuoffo; per il Lazio, l’assessore allo sviluppo economico e attività produttive Guido Fabiani.
L’accordo si propone di definire un’intesa tra le due Regioni, per promuovere congiuntamente iniziative nel campo della ricerca e dello sviluppo tecnologico, nell’ambito delle Scienze della Vita, con l’obiettivo di valorizzare le capacità innovative delle realtà dei Servizi Sanitari Regionali e favorire la nascita di rapporti collaborativi con le imprese e gli altri soggetti che operano in questo settore.
“L’obiettivo – spiega la Regione Toscana in una nota - è sfruttare le sinergie del patrimonio industriale accademico ed istituzionale delle due Regioni, per sviluppare un Ecosistema Italiano dell’Innovazione delle Scienze della Vita che possa competere con i grandi ecosistemi internazionali, luoghi privilegiati di sviluppo di aziende e start up di successo. Tale ecosistema, in un quadro di forte accelerazione di innovazione e cambiamento, rappresenta la creazione di momenti stabili di incontro degli attori della filiera sanitaria e il luogo dove, sfruttando piattaforme tecnologiche abilitanti proprie della Quarta Rivoluzione industriale, si condividono dati e informazioni e possono essere definiti e concordati i fondamentali per un corretto rapporto pubblico-privato per l’innovazione dei servizi sanitari e la nascita di una nuova industria del futuro (industria 4.0)”.
Questo accordo, si evidenzia ancora nella nota, “inoltre dà piena attuazione sia agli obiettivi previsti dal Patto di Sanità Digitale che trovano realizzazione ‘solo nella piena cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti nella filiera della salute’, che al Nuovo Piano Triennale dell’Informatica della Pubblica Amministrazione 2017-2019, che riprendendo proprio questi principi, definisce tre livelli di approccio per l’innovazione dei grandi sistemi Paese: un livello strategico basato su ecosistemi, un livello architetturale basato su piattaforme di condivisione, un livello regolamentare su basato su policy condivise”.
“E’ importante creare sinergie all’interno del territorio, come nel caso dei distretti - ha detto l’assessore alla Salute della Toscana, Stefania Saccardi -, ma anche uscire dai confini regionali e creare sinergie e azioni comuni a livello regionale, nazionale, europeo. L’accordo che abbiamo firmato oggi è un punto di partenza, un accordo aperto: anche le altre regioni sono invitate ad aderire. Condividere, scambiarsi le esperienze consente di allargare gli orizzonti e moltiplicare le potenzialità”.
“Reputo di grande importanza questo accordo tra Toscana e Lazio, che decidono di mettere a disposizione reciproca conoscenze e competenze maturate nel campo della ricerca per sviluppare azioni in un settore delicato come quello delle scienze della vita - è il commento dell’assessore toscano alle attività produttive Stefano Ciuoffo - La Toscana, nell’ambito delle attività di ricerca e del trasferimento tecnologico è impegnata da tempo sui vari campi e sviluppare partenariati con altre regioni sulle scienze della vita è un tassello in più della strategia in atto per migliorare sempre di più il sistema RS&I”.
“Con la firma di questo protocollo prosegue il nostro impegno per stimolare l’innovazione nell’ambito delle Scienze della Vita, uno dei settori portanti dell’economia del Lazio e una delle chiavi del nostro piano per la reindustrializzazione – ha dichiarato l’assessore allo sviluppo economico e attività produttive del Lazio, Guido Fabiani – La scelta di portare avanti la cooperazione interregionale è, poi, testimonianza della volontà di inserire le nostre azioni in un quadro il più coeso e collaborativo possibile, in modo da massimizzare l’efficacia degli interventi e contribuire a costruire un ecosistema economico coerente”.
A coordinare l’iniziativa per la Regione Lazio e la Regione Toscana, oltre ai soggetti istituzionali preposti, sono la Fondazione Toscana Life Sciences (ente no-profit di cui la Regione Toscana è socio fondatore ), che supporta la Regione Toscana nella costruzione e avvio del Distretto Regionale; e in Lazio il C.H.I.C.O. (Cluster of Health Innovation and Communication), organizzazione privata senza scopo di lucro che fa parte del Distretto Tecnologico delle Bioscienze (DTB). Entrambe le organizzazioni rappresentano i Distretti Tecnologico Scienze della Vita delle due Regioni nell’ambito del Cluster nazionale ALISEI (Advanced LIfe SciEnces in Italy).
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