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Martedì 19 SETTEMBRE 2017
Medici. Rimuoviamo l'imbuto formativo
Gentile Direttore,
si è parzialmente schiarito il cielo sopra il tanto atteso concorso 2016/2017 per le scuole di specializzazione in Medicina. Il Ministero ha diffuso un cronoprogramma per cui la prova nazionale è fissata per il 28 novembre e la presa di servizio avverrà entro il 2017. Si tratta di un grave ritardo rispetto ai tempi prestabiliti che ha tenuto con il fiato sospeso tantissimi giovani medici per tutta l’estate.
Verrà inoltre chiarito nelle prossime settimane il problema delle scuole di specializzazione inadempienti rispetto ai criteri di accreditamento valutati dall’Osservatorio Nazionale per la Formazione Specialistica. Nel travagliato percorso di accreditamento abbiamo letto sulla stampa un elenco di scuole inadempienti senza però conoscerne le motivazioni. Nell’attesa di conoscerle speriamo si lavori per superare gli ostacoli all’accreditamento, senza ricorrere alla sempreverde tentazione della deroga.
Rimane in ogni caso sul tavolo l’enorme problema del numero esiguo di contratti disponibili rispetto al numero di giovani medici: il cosiddetto imbuto formativo vedrà circa 10 000 giovani medici esclusi dalle scuole di specializzazione e condannati ad un anno di sotto-occupazione o di disoccupazione.
Visto che su quest’ultimo punto c’è stata in queste mesi (o forse anni) una convergenza dei sindacati e delle associazioni degli aspiranti specializzandi ci auguriamo che ci sia, da parte della classe politica, una unanime presa di posizione a favore di uno stanziamento di maggiori fondi per la formazione specialistica nella prossima legge di bilancio.
Le RegionI, dal canto loro, possono agire subito finanziando un numero significativo di contratti di formazione. Vista la situazione di emergenza riteniamo che anche l’ENPAM, sebbene al di fuori del suo usuale campo d’azione, possa finanziare dei contratti di formazione per contribuire a risolvere lo stato emergenziale.
Riconosciuta l’”emergenza formativa” che incombe sul nostro SSN, auspichiamo che tutte le parti in causa facciano la loro parte per aumentare il numero di contratti già a partire da questo concorso.
Marcello Petrini
Coordinatore Nazionale Giovani Medici CISL
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