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Venerdì 15 SETTEMBRE 2017
Ospitalità, bioetica e persona. A Madrid il I Congresso mondiale di bioetica dei Fatebenefratelli

Quattro giorni di lavoro, appena conclusi, per affrontare temi di attualità legati alla disciplina che studia i dilemmi etici della vita, “che sono presenti in tutti gli ambiti, assecondati dal protagonismo delle persone e dalle decisioni che bisogna prendere in campo sanitario, oltre che dai progressi della scienza medica che aprono nuove forme di intervento sulla vita umana”, come evidenziato dal Superiore Generale dell’Ordine, Fra Jesús Etayo.

Il diritto alla salute e ad una vita degna, la povertà e le sfide ambientali: questi alcuni temi affrontati nel primo Congresso Mondiale di Bioetica che l’Ospedaliero di San Giovanni di Dio-Fatebenefratelli svoltosi in questi giorni a Madrid alla presenza di 500 persone, tra religiosi e collaboratori degli Ospedali dell’Ordine - attivo ancora oggi, dopo 500 anni, con 300 opere nei 5 continenti - nonché professionisti e studenti di ogni aspetto della bioetica.

Circa 30 gli esperti nel campo della salute, dell’economia, dell’etica, della società e dell’ambiente che hanno condiviso con la platea i temi di attualità legati alla bioetica. “Ospitalità, bioetica e persona”, lo slogan dei lavori.

Nella sua relazione iniziale, il Superiore Generale dell’Ordine, Fra Jesús Etayo ha posto l’accento sul fatto che la bioetica è la disciplina che studia i dilemmi etici della vita, “che sono presenti in tutti gli ambiti, assecondati dal protagonismo delle persone e dalle decisioni che bisogna prendere in campo sanitario, oltre che dai progressi della scienza medica che aprono nuove forme di intervento sulla vita umana, dall’inizio alla fine naturale”.

Ha quindi sottolineato che l’Ospitalità è “il principio, il valore, la virtù e il punto di riferimento etico” dei Fatebenefratelli; una missione - parafrasando le parole di Papa Francesco - che porta l’Ordine a curare le fragilità del mondo.

Tra le altre personalità intervenute alla cerimonia d’apertura, l’Arcivescovo di Madrid, Mons. Carlos Osoro.

Fra José M. Bermejo, Presidente del Comitato organizzatore del Congresso, nella sua introduzione ai lavori ha sottolineato che la “bioetica deve essere aperta al mondo, al dialogo, all’incontro, alla libertà e al rispetto di tutti gli uomini, indipendentemente dalla loro lingua, cultura, condizione sociale o credo religioso”.

Tra gli altri interventi, quello del dottore di filosofia e teologia Prof. Francesc Torralba sulla dignità umana come concetto che non può essere privo di contenuto e non deve lasciare indifferenti, e la relazione della bioeticista clinica Dr.ssa M. Teresa Iannone, che ha parlato ai presenti delle questioni etiche critiche nella vita dell’Ordine oggi. 

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