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Martedì 05 SETTEMBRE 2017
Vaccini. L’Asur Marche avvia percorso per copertura vaccinale operatori sanitari
Intenzione della Direzione Generale dell’Azienda è quella di realizzare una attiva e costante sorveglianza negli operatori sanitari dipendenti, partendo dal documento di valutazione del rischio biologico, per arrivare alla identificazione della tipologia di vaccinazioni da richiedere al personale qualora non immunizzato dalla malattia naturale.
L’Azienda Sanitaria Unica Regionale (Asur) delle Marche, “sulla base della Legge 119/2017” recante disposizioni in materia di prevenzione vaccinale, ha attivato un percorso, attraverso un gruppo tecnico, con l’obiettivo di “mettere in campo quanto necessario per ottenere una adeguata copertura vaccinale negli operatori sanitari”. Lo annuncia la Regione in una nota.
L’Asur, spiega la nota, “partendo dalla citata normativa, che ha reso obbligatori 10 tipologie di vaccini per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni, considerate le varie norme di settore che forniscono indicazioni sulle vaccinazioni per i soggetti a rischio, compresi gli operatori sanitari, e visto quanto stabilito dal DL. vo n. 81/2008 in materia di salute e sicurezza degli addetti nei luoghi di lavoro, procederà alla stesura di specifiche disposizioni volte alla tutela personale sanitario e degli utenti”.
Intenzione della Direzione Generale dell’Azienda è quella di “realizzare una attiva e costante sorveglianza negli operatori sanitari dipendenti, partendo dal documento di valutazione del rischio biologico, per arrivare alla identificazione della tipologia di vaccinazioni da richiedere al personale qualora non immunizzato dalla malattia naturale”.
Responsabili dei Servizi di Protezione e Prevenzione dell’Asur, Medici Competenti delle Aree Vaste, Direttori dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (servizi vaccinali) e Direttori di Direzione Medica Ospedaliera stanno lavorando sulle modalità operative per il raggiungimento della copertura immunitaria o vaccinale degli operatori sanitari che operano a stretto contatto con pazienti e utenti, dando priorità alle aree nelle quali sono presenti soggetti immunodepressi ed aree di maggiori criticità per l’esposizione al rischio biologico.
“Saranno messe in atto una serie di strategie comunicative, formative ed informative per il personale sanitario al fine di diffondere in modo uniforme a tutti gli operatori dipendenti la strategia che l’Azienda intende adottare per raggiungere l’obiettivo prefissato, e definiti anche il cronoprogramma delle attività, l’offerta vaccinale e la gestione delle inadempienze”.
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