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Lunedì 04 SETTEMBRE 2017
Farmaceutica. Regione Lombardia: “Siamo primi in Italia per investimenti, oltre 400 milioni”

La Regione rilancia i dati del Rapporto sugli indicatori farmaceutici di Farmaindustria dello scorso giugno. “La nostra regione assorbe circa la metà degli occupati del settore nazionale con 28mila unità più 18mila nell'indotto, seguita dal Lazio con 16mila occupati più 6mila dell'indotto. Ed è leader italiana anche per investimenti in ricerca e sviluppo”.

“La Lombardia è la prima regione farmaceutica in Italia e in Europa per numero di addetti. Assorbe circa la metà degli occupati del settore nazionale con 28mila unità più 18mila nell'indotto, seguita dal Lazio con 16mila occupati più 6mila dell'indotto”. La Regione Lombardia rilancia così i dati del Rapporto sugli indicatori farmaceutici di Farmaindustria dello scorso giugno, con una Nota pubblicata su “Lombardia Speciale”; il progetto editoriale web creato dalla Regione per divulgare dati, informazioni e notizie reperite da fonti scientifiche, che documentino perché la Lombardia è una “regione speciale”.

“La Lombardia – evidenzia quindi la Regione nella Nota - è leader italiana anche per investimenti in ricerca e sviluppo, che ammontano a 400 milioni di euro, e per numero di occupati del settore, con 3mila unità su un totale dell'industria farmaceutica italiana di 6.200. E' seconda regione per l’export dei prodotti farmaceutici, che vale quasi 5 miliardi di euro su un totale nazionale di 21 (al primo posto il Lazio con 7,6 miliardi”.

La leadership lombarda nell’occupazione e laziale nell’export si ripropone anche nella classifica delle province italiane. “Milano è in testa per il maggiore numero di addetti, seguita da Monza-Brianza (5° posto) e Varese (6°), mentre per le esportazioni il capoluogo lombardo, con un fatturato di 3,1 miliardi, si posiziona seconda dopo Latina (4 miliardi)”.

“Il settore della farmaceutica si conferma trainante per l'economia italiana: il Bel Paese è, infatti, il secondo produttore farmaceutico nell'Unione Europea, dopo la Germania, con il 26% della produzione totale e il 19% del mercato, ma prima per l'incremento delle esportazioni (+52% in volume e +18% a valore negli ultimi sei anni). Dati - appunta la Nota -  che confermano la qualità e l'innovazione dei prodotti italiani del farmaco. L'Italia, dal 2010 al 2016, si posiziona al primo posto anche per crescita della produzione industriale (+13%) e produttività (+19%)”.

L’exploit e il riconoscimento internazionale dell’industria del farmaco italiana – continua la nota pubblicata su Lombardia Speciale - sono stati supportati dalla scelta delle imprese di investire risorse significative in ricerca e sviluppo, con un’accelerazione del 20% negli ultimi tre anni. Le imprese italiane del settore investono in R&S il 17 per cento del valore aggiunto, 12 volte la media nazionale: 1,5 miliardi di euro nel 2016, il 7 per cento del totale degli investimenti del Paese”.

Buone le prospettive anche per l’anno in corso: “Da gennaio ad aprile, rispetto allo stesso periodo del 2016, l’occupazione è cresciuta del 2,7%, la produzione del 4,7% (la media manifatturiera è dell’1,5%) e l’export del 14% (la media manifatturiera è del 7%)”.

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