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Martedì 01 AGOSTO 2017
Ospedale unico di Lagonegro. Pittella rassicura il Comune: “Si farà”
Il presidente della Regione è intervenuto ieri in Consiglio Comunale. L’ospedale unico, ha spiegato, “si farà”, ma “con modalità e investimenti differenti e attraverso un percorso che non disimpegna nel modo più assoluto le risorse pubbliche previste ma le vincola”.
“L’ospedale unico di Lagonegro si farà, con modalità e investimenti differenti e attraverso un percorso che non disimpegna nel modo più assoluto le risorse pubbliche previste ma le vincola”. Lo ha detto presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, intervenendo al Consiglio Comunale straordinario in seduta aperta del Comune di Lagonegro. Un incontro che la Regione definisce, in una nota, “partecipato, anche se in modo minore rispetto alle volte precedenti, con toni accesi negli interventi finali”.
Alla presenza dei vertici dell’azienda sanitaria di Potenza e del San Carlo, di numerosi sindaci e amministratori dell’area e del comitato cittadino per l’ospedale, Pittella, con riferimento all’approvazione, lo scorso 28 luglio, di una apposita delibera che conferma la realizzazione dell'opera, ha spiegato che il rinvio di due settimane del Consiglio Comunale inizialmente previsto per il 18 luglio, “era necessario proprio per completare un iter amministrativo che portasse risposte concrete”. E la delibera 802 è il simbolo di questo iter.
“Con essa - ha detto Pittella - mettiamo importanti punti fermi. Prima di tutto: il progetto dell’ospedale resta a Lagonegro; l’intero stanziamento pubblico, pari a quasi 73 milioni di euro, con l’aggiunta di 13 milioni e di altri 3 milioni di euro) resta destinato a questo progetto; con atti successivi si provvederà ad individuare il sito nel quale collocare la struttura e a tal proposito sono già in corso indagini geognostiche portate avanti dall’Azienda Sanitaria il cui esito dovrebbe arrivare a giorni; si costituirà un gruppo di lavoro al quale parteciperanno anche rappresentanti del Comune di Lagonegro e, qualora sia necessario, tecnici”.
“Avevamo due strade da percorrere - ha detto Pittella - o aspettare chissà quanto tempo e rimandare gli ostacoli per paura di perdere consensi; oppure ragionare su una possibile e concreta alternativa, che, alla fine, abbiamo trovato”.
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