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Sabato 22 LUGLIO 2017
Spesa farmaceutica 2016. M5S: “Dati Aifa certificano fallimento riforma Lorenzin”

"I dati evidenziano un buco per la spesa degli acquisti diretti (ex ospedaliera) di oltre 554 milioni di euro. Adesso comprendiamo le motivazioni di tanta riservatezza da parte dell’Aifa, che non pubblicava alcun elemento di monitoraggio della spesa farmaceutica da oltre 5 mesi”. Così la deputata 5 stelle della Commissione Affari Sociali Giulia Grillo commenta i dati Aifa.

“Gli elementi di regolazione della spesa farmaceutica, in merito alla modifica del sistema dei tetti di spesa e dei rimborsi, voluti dal ministro Beatrice Lorenzin nell’ultima legge di bilancio, si sono dimostrati un autentico fallimento. È questo il dato che emerge dai dati pubblicati dall’Agenzia italiana del farmaco - periodo gennaio/marzo 2017 - che evidenziano un buco per la spesa degli acquisti diretti (ex ospedaliera) di oltre 554 milioni di euro. Adesso comprendiamo le motivazioni di tanta riservatezza da parte dell’Aifa, che non pubblicava alcun elemento di monitoraggio della spesa farmaceutica da oltre 5 mesi”. Così Giulia Grillo, deputata del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali.
 
“Alla Camera – prosegue Grillo - nel luglio dell’anno scorso è stata approvata all’unanimità una mia mozione sulla riorganizzazione della governance del farmaco, ma evidentemente risulta scomoda a qualcuno e adesso i risultati si vedono. Occorre sottolineare, inoltre, che il rosso sul 2016 della spesa farmaceutica ospedaliera è pari a 1,570 miliardi di euro (dato stranamente invariato rispetto al periodo gennaio-ottobre 2016: 1,554 miliardi). Dunque è molto probabile che, ancora una volta, si avranno molti problemi legati al recupero delle somme che le aziende dovrebbero alle regioni per gli sforamenti dei tetti di spesa (pay-back). A riguardo, recentemente, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha pubblicato il Focus Tematico proprio sul governo della spesa farmaceutica evidenziando tutte le difficoltà relative ai versamenti del pay-back per gli anni 2013-2015. Una situazione che, se non risolta – conclude Giulia Grillo –, potrebbe mettere in ginocchio i bilanci sanitari di tutte le Regioni o quasi”

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