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Venerdì 21 LUGLIO 2017
Aifa decide obbligo di ricetta per un farmaco con pseudoefredina e paracetamolo “a rischio di abuso criminale”. Parafarmacie contrarie. Fofi: “Polemica incomprensibile. Aifa agisce per tutela salute”

La decisone dell’Agenzia del farmaco di spostare dalla categoria di automedicazione a quella con obbligo di ricetta per la Neo Borocillina raffreddore e febbre, ha sollevato le proteste delle Parafarmacie che ventilano decisioni “più politiche che farmacologiche” chiamando anche in causa la Fofi che ha risposto con una nota ufficiale. La decisione di Aifa presa per evitare casi di abuso criminale del farmaco. Lo stesso motivo che ha portato l’Agenzia a chiedere il cambio di regime di fornitura per altri quattro medicinali della stessa famiglia.

Per il presidente delle parafarmacie Davide Gullotta la decisone di Aifa di spostare un farmaco (la Neo Borocillina raffreddore e febbre) a base di pseudoefredina e paracetamolo dalla categoria da banco a quella dei farmaci soggetti a prescrizione medica ha il “sapore più politico che farmacologico” e chiede che decisioni del genere siano riportate “nell'alveo appropriato dei criteri professionali e di tutela della salute pubblica, anche e soprattutto in coerenza con il nuovo corso dettato dall'attuale presidenza dell'Agenzia”.
 
La questione – secondo Gullotta - chiama direttamente in causa le parafarmacie “e non solo esclusivamente per l'emergenza sindacale che decisioni del genere innescano sull'intera categoria dei farmacisti di parafarmacia”.
 
“E' infatti anche nell'interesse dell'Aifa stessa, oltre che del cittadino – spiega Gullotta - che ci rendiamo disponibili a qualunque confronto che riporti le decisioni su binari professionali e di tutela della salute pubblica, in coerenza col nuovo corso dettato dall'attuale presidenza”. 
 
Ma la Federazione delle Parafarmacie chiama in causa anche la Fofi , lanciando “un monito per coinvolgere la federazione dei Farmacisti e responsabilizzarla maggiormente sul fronte dei controlli a carico delle dispensazioni abusive”.
 
“Viceversa - conclude il Presidente della Fnpi - il silenzio è complice. È giunto il momento del confronto reciproco: lo chiediamo a gran voce”.
 
La risposta della Fofi: “Massima fiducia nell'AIFA e massima attenzione da sempre agli abusi”
“L’Agenzia italiana del farmaco è l’autorità di riferimento sulla classificazione dei medicinali, nella quale riponiamo la massima fiducia da sempre. Che un medicinale possa passare da farmaco di automedicazione a farmaco soggetto a prescrizione è un fatto che avviene quando se ne presenta la necessità, così come il percorso inverso”, commenta in una nota il presidente della Fofi, Senatore Andrea Mandelli.
 
“Sembra difficile attribuire a queste decisioni motivazioni diverse da quelle dettate dalle evidenze epidemiologiche e dal dovere di tutelare la salute. Rimane dunque poco comprensibile – sottolinea Mandelli - il comunicato del Presidente della Federazione Nazionale Parafarmacie italiane, Davide Gullotta, che chiama anche in causa la Federazione a proposito di un ipotetico mancato controllo sulle dispensazioni abusive”.
 
“Giova ricordare - conclude Mandelli - che la Federazione è intervenuta a più riprese sugli iscritti e sugli Ordini provinciali richiamando la necessità della più scrupolosa osservanza delle regole sulla dispensazione e che gli Ordini provinciali sono sempre intervenuti in sede disciplinare su tutti i comportamenti illeciti che siano stati oggetto di specifiche segnalazioni e non di denunce generiche”.
 
La determina Aifa e le prossime mosse
A conferma di quanto affermato dalla Fofi la decisone di Aifa di spostare il farmaco nella categoria dei medicinali soggetti a obbligo di ricetta viene dopo una disamina della Cts  dell'Agenzia stessa, risalente a luglio del 2016, a seguito di una richiesta da parte dell’Ufficio di Farmacovigilanza alle aziende titolari dei medicinali contenenti l’associazione cetirizina+pseudoefredina di modificare il regime di fornitura da OTC a medicinale soggetto a prescrizione medica ripetibile (RR) per le confezione da 14 compresse, al fine di prevenire casi di abuso criminale.
 
Tale decisione dell'Aifa è stata presa in linea con quanto disposto in molti stati membri europei, in cui confezioni di medicinali contenenti dosaggi complessivi superiori a 720 mg totali di pseudoefredina sono dispensati solo su presentazione di ricetta medica.
 
Inoltre alcuni stati membri europei per confezioni con contenuto totale di pseudoefedrina inferiore a 720 mg, e quindi in regime OTC, adottano altre misure di minimizzazione di rischio quali la dispensazione di una sola confezione alla volta.
 
 Ma il cambio di regime di fornitura per gli stessi motivi potrebbe presto riguardare anche altri medicinali e in particolare per i quali è stato richiesto il passaggio all’obbligo di ricetta:
· LevioFLu 500/60 – 16 cpr effervescenti
· Nirolex Raffreddore e Influenza 500/60 16 cpr effervescenti
· Fluimucil Influenza e raffreddore 500/60 16 bustine
· Saniduo febbre e naso chiuso 500/60 -1 6 cpr

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