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Venerdì 21 LUGLIO 2017
Interferenti endocrini. Pedicini (M5s): “Sono nocivi per la salute pubblica ma la Ue continua a fare poco per combatterli”
L’eurodeputato pentastellato punta il dito contro la recente approvazione della proposta della Commissione europea che stabilisce criteri scientifici comuni per identificare gli interferenti endocrini. “Richiesto un onere di prova molto elevato, che rende di fatto difficile l’identificazione delle sostanze e rischia di provocare lunghi ritardi senza garantire un serio livello di protezione della salute umana e dell’ambiente”
“I contenuti del provvedimento sugli interferenti endocrini non ci soddisfano e come M5S Europa ci attiveremo affinché vengano modificati”.
È quanto ha dichiarato l’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini dopo che il 4 luglio scorso gli Stati membri della Ue hanno approvato la proposta della Commissione europea che stabilisce criteri scientifici comuni per identificare gli interferenti endocrini, sostanze chimiche nocive e pericolose in grado di interferire con il sistema ormonale delle persone. Presenti nel suolo, nelle acque, nell’aria possono agire sulla catena alimentare con danni per la salute umana e animale.
Il testo approvato, nell’ambito di una riunione del Comitato permanente per le piante, gli animali e gli alimenti (Paff), è stato inviato al Consiglio Ue e all’Europarlamento che hanno tre mesi per esaminarlo e, eventualmente, presentare obiezioni.
“Prima di tutto – ha spiegato – riteniamo che sia stato richiesto un onere di prova molto elevato, che rende di fatto difficile l’identificazione delle sostanze come interferenti endocrini e rischia di provocare lunghi ritardi senza garantire un serio livello di protezione della salute umana e dell’ambiente. Inoltre, i criteri di identificazione non hanno applicabilità orizzontale, benché gli interferenti endocrini non siano presenti solo nei pesticidi, ma anche in prodotti per bambini, bottiglie di plastica, attrezzature sportive, dispositivi medici, lenti per gli occhiali, elettrodomestici, caschi di protezione, padelle antiaderenti, buste dei popcorn, cartoni della pizza e così via”.
Per Pedicini quindi “si tratta di una grande occasione mancata, dato che i criteri adottati non rispondono affatto alla logica di prevenzione del rischio e al principio di precauzione che meglio avrebbero garantito i cittadini. Il testo votato – ha aggiunto l’europarlamentare – sembra un regalo alle multinazionali dell’agro-chimica che producono i pesticidi in cui sono presenti gli interferenti endocrini. In più va detto che anche le associazioni ambientaliste e importanti società scientifiche sono d’accordo con noi. Oltre a questo – ha concluso – non va dimenticata la petizione firmata da circa 500mila cittadini della Ue per invitare gli Stati membri a rifiutare la proposta messa sul tavolo dalla Commissione europea”.
Dal 2014 a oggi, Pedicini ha dedicato numerose attività alla pericolosità degli interferenti endocrini. In qualità di membro della Commissione ambiente e sanità del Parlamento europeo, ha presentato varie interrogazioni e una mozione di censura contro la Ue, ha fatto approvare un emendamento, assieme a 40 deputati europei, che proponeva di vietare l’utilizzo dell'interferente Bisfenolo in tutti i materiali a contatto con gli alimenti, e ha sostenuto una citazione in giudizio della Svezia contro la Ue che non aveva ancora adottato i criteri scientifici per individuare gli interferenti endocrini. Inoltre, ha seguito la vicenda degli interferenti endocrini Pfas in Veneto dove, sin dal 2013, l´Arpav ha segnalato la presenza di queste sostanze nelle acque sotterranee, superficiali e potabili della regione, con gravi danni per migliaia di cittadini.
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