quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Martedì 18 LUGLIO 2017
Usa. Salta la riforma sanitaria Trump. E McConnell propone lo stop all'Obamacare per due anni. Esultano i Democratici: “Fallito ogni sforzo di abrogarla”
Con appena 52 seggi, i repubblicani possono permettersi di perdere solo due voti per far approvare la loro proposta. Al momento, però, sono fermi a quota 47 voti. "I repubblicani dovrebbero ora solo abolire l'Obamacare e lavorare ad una nuova riforma sanitaria", ha scrtitto Trump in un tweet. Da qui la proposta dei conservatori di presentare un disegno di legge che si limiterebbe ad abolire l'Obamacare per poi lavorare nei prossimi anni su come sostituirlo, una mossa rischiosa che potrebbe anche mancare del sostegno necessario per passare.
Niente da fare anche stavolta. Salta anche la nuova versione della riforma sanitaria di Trump. Altri due senatori repubblicani si sono opposti esponendo il presidente ad una nuova sconfitta visto che, ormai da mesi, chiede che venga approvata la distruzione dell'Obamacare. Le defezioni del senatore Mike Lee dello Utah e di Jerry Moran del Kansas, si sono aggiunte a quelle di domenica scorsa di Susan Collins del Maine e Rand Paul del Kentucky.
Nel mentre John McCain, uno degli oppositori interni più duri nei confronti di Trump, ma favorevole all'abolizione della riforma di Obama, è ancora ricoverato in ospedale in ripresa da un intervento chirurgico per un coagulo di sangue di cinque centimetri sopra l'occhio sinistro. Con appena 52 seggi, i repubblicani possono permettersi di perdere solo due voti per far approvare la loro proposta. Tutti i 46 democratici e due senatori indipendenti voteranno contro di essa. Al momento, però, i repubblicani sono fermi a quota 47 voti.
Dopo aver cestinato anche la seconda versione della riforma ora i repubblicani, che hanno fatto della lotta all'Obamacare un pilastro del partito, si vedono in seria difficoltà e studiano come riunire un partito in cui moderati e conservatori si vedono ancora profondamente divisi quanto all'applicazione della sanità federale in materia di cure, finanziamenti e regolamenti.
Mitch McConnell, capo di maggioranza del Senato, ha annunciato lunedì di avere in ogni caso intenzione di spingere per un voto nei prossimi giorni, promettendo di modificare il disegno di legge ad una pura abrogazione dell'attuale Obamacare, pur senza alcuna garanzia che tale emendamento passerebbe. Moran, uno dei dissidenti, ha giustificato il suo no alla seconda versione della riforma perché aumenterebbe sensibilmente la spesa federale sanitaria. Lee, il secondo repubblicano a opporsi, l'ha bocciata perché in molti passaggi è troppo simile all'Obamacare, per lui eccessivamente regolamentata.
"I repubblicani dovrebbero ora solo abolire l'Obamacare e lavorare ad una nuova riforma sanitaria", ha scritto Trump in un tweet. Da qui la proposta dei conservatori di presentare un disegno di legge che abolirebbe semplicemente l'attuale legge per poi lavorare nei prossimi anni a come sostituirla, una mossa politicamente rischiosa che potrebbe anche mancare del sostegno necessario per passare.
Un'altra mossa, recentemente minacciata da McConnell, sarebbe quella di lavorare insieme ai democratici a sostegno dei mercati di scambio delle assicurazioni che stanno implodendo in alcuni Stati. Una misura che probabilmente sarebbe passata ma che avrebbe fatto infuriare la base conservatrice. "Purtroppo ora è evidente che lo sforzo di abrogare e sostituire subito l'Obamacare non avrà successo", ha dichiarato McConnell in una dichiarazione rilasciata lunedì.
I democratici hanno approfittando della situazione per dichiarare ormai fallito lo sforzo di abrogare la riforma Obama. "Questo secondo fallimento del Trumpcare è la prova che il nucleo di questo disegno di legge non funziona - ha dichiarato il capo della minoranza Charles E. Schumer -. Piuttosto che ripetersi in un nuovo fallimento, i repubblicani dovrebbero partire da zero e lavorare insieme ai democratici su un disegno di legge che possa abbassare i premi, garantire una stabilità a lungo termine ai mercati e migliorare il nostro sistema sanitario".
Giovanni Rodriquez
© RIPRODUZIONE RISERVATA