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Giovedì 13 LUGLIO 2017
A Cuneo giornata di “campo scuola” per diabetici

All’iniziativa hanno partecipato 25 diabetici di “tipo 1”con età compresa tra i 17 anni a 50 anni. Il tema della giornata era come affrontare le paure per gestire meglio la malattia. Affrontato anche il tema dell’alimentazione.

Sabato 1 luglio 2017 si è svolto a Cuneo il campo scuola Quando il Diabete va in “Riserva” per diabetici di tipo 1 in valle Maira in collaborazione con l’Endocrinologia e la Pediatria dell’Ospedale S. Croce e Carle di Cuneo e con la Diabetologia dell’ASL CN2. Alla giornata hanno partecipato 25 diabetici di “tipo 1”con età compresa tra i 17 anni a 50 anni.

Il tema della giornata era come affrontare le paure. Dopo la presentazione da parte del personale sanitario e la raccolta delle aspettative dei partecipanti, la mattina è stata dedicata al “Parco Avventura Valle Maira” a Prazzo, dove tutti hanno affrontato i percorsi acrobatici in altezza con passaggi sospesi tra gli alberi ed una emozionante serie di zipLine, in massima sicurezza, con diligenza nel controllo delle glicemie per affrontare e gestire adrenalina ed emozioni. “Risultato: tanto divertimento di gruppo con complicità e supporto che ha permesso ad ognuno di noi di superare le paure e i propri limiti”, riferiscono i promotori dell’iniziativa in una nota.

Nel pomeriggio medici ed infermieri hanno affrontato il tema dell’alimentazione: “Cosa assumo quando sono giù?”.

“Il diabete – evidenziano gli organizzatori - viene affrontato in queste giornate sempre con un pizzico di ironia per permettere di trascorrere momenti in allegria ma sempre responsabili. In questi giochi si ha la possibilità di scoprire nuove informazioni anche grazie al confronto e all’esperienza altrui”.

A concludere la giornata il tema “Quando il Diabete va in ‘Riserva’?”. “Ci siamo riuniti nel tatanka del camping Lou Dahu – spiegano gli organizzatori - dove abbiamo continuato parlando delle paure dovute al diabete per il futuro. In queste occasioni con foglietti anonimi ognuno è libero di esprimersi e successivamente con l’aiuto dei medici ed infermieri si sviluppa il tema della discussione. In questo modo anche chi è timido o insicuro riesce a scrivere la propria idea”.

“Le informazioni ricevute dal personale sanitario, al di fuori del classico contesto ambulatoriale – evidenziano - , sono meglio interiorizzate e l’intervento educativo durante una giornata outdoor è sicuramente molto efficace e da’ risultati migliori rispetto all’approccio tradizionale”.

Questa giornata è stata l'occasione per quattro ragazzi seguiti dall'ambulatorio di Pediatria di conoscere in un clima informale, i medici e infermieri che li seguiranno nell'ambulatorio degli adulti. “Confrontarsi con gli adulti ha stimolato in loro sicurezza in sé e ulteriore desiderio di autonomia”.

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