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Lunedì 03 LUGLIO 2017
Piano sanitario 2018-2020. Insediati i Comitati, Barberini illustra sfide e obiettivi
Il nuovo Piano intende riorganizzare il sistema per porre al centro la persona, puntando su qualità, equità, universalità, accessibilità e innovazione ed su risposte più adeguate ai bisogni di salute dei cittadini e del territorio. “Non sarà uno strumento calato dall'alto ma costruito dal basso”, ha assicurato l'assessore.
Si sono insediati stamani il Comitato istituzionale, il Comitato di coordinamento della redazione e il Comitato di redazione nominati dalla Giunta regionale dell’Umbria per contribuire alla redazione del Piano sanitario regionale 2018-2020. Ne dà notizia una nota della Regione che informa sull’incontro avvenuto nella sede dell'Assessorato regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, presenti l'assessore Luca Barberini e il direttore della Direzione salute Walter Orlandi, con l'obiettivo di avviare il percorso che condurrà alla definizione del nuovo strumento di programmazione regionale.
“Il nuovo Piano – ha spiegato Barberini – intende riorganizzare il sistema sanitario regionale, definendo un nuovo modello di sanità umbra che ponga al centro la persona e le sue difficoltà, punti su qualità, equità, universalità, accessibilità e innovazione e sia capace di dare risposte più adeguate ai bisogni di salute dei cittadini e del territorio. La sfida – ha evidenziato l'assessore – è saper cogliere le dinamiche e i mutamenti della società umbra per essere più efficaci, attraverso una rivisitazione dei processi e dei modelli organizzativi. Non sarà uno strumento calato dall'alto ma costruito dal basso, attraverso un'ampia partecipazione della comunità regionale e di tutte le categorie interessate, con la tecnica che aiuta la politica a trovare le soluzioni migliori”.
L'assessore ha anche evidenziato che “tra gli obiettivi principali del nuovo Piano ci sono l'abbattimento delle liste di attesa, la realizzazione di una sanità di prossimità, il potenziamento della prevenzione, dei servizi territoriali e delle cure primarie, la riorganizzazione della rete di emergenza-urgenza, risposte più efficaci alla cronicità che oggi assorbe il 70% delle risorse del Fondo sanitario nazionale, un maggiore sostegno alle persone più fragili, più attenzione alla formazione e all'Università, la riqualificazione della rete ospedaliera, una stretta sinergia con quanto previsto dal Piano regionale per la prevenzione e dal Piano sociale regionale già approvati”.
L'assessore ha infine ricordato che “la struttura organizzativa che contribuirà alla redazione del nuovo Piano sanitario è composta anche da un Comitato scientifico di rilievo nazionale e da quindici tavoli tematici aperti al confronto, dedicati a varie materie, che si insedieranno entro luglio e di cui faranno parte funzionari regionali, dipendenti delle Aziende Usl e ospedaliere, rappresentanti dei Disco (Direttori di Struttura Complessa), delle organizzazioni sindacali, del Forum del Terzo settore, di Associazioni di utenti, pazienti e loro familiari e del volontariato maggiormente rappresentative in Umbria. Per partecipare ai tavoli, inviare proposte e contributi da discutere è stata aperta la mail pianosanitario@regione.umbria.it”.
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