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Lunedì 03 LUGLIO 2017
Capri. Il Sindaco lancia l'allarme: “Il nostro ospedale è in condizioni di emergenza”

Nelle lettere inviate alla Regione, alla Asl e al Prefetto, Giovanni De Martino parla di servizi in condizioni di precarietà ed evidenzia, in particolare, il problema della carenza di personale nel servizio di dialisi, che rende impossibile garantire le prestazioni necessarie, e chiede interventi immediati.

Le continue segnalazioni sui disservizi e sullo stato di emergenza dell’Ospedale G. Capilupi hanno indotto il sindacato di Capri, Giovanni De Martino a scrivere ai vertici dell’ASL Na1, al Prefetto, ma anche la alla Presidenza della Regione Campania. Con una nota separata, firmata anche dal sindaco di Anacapri, Francesco Cerrotta, è stata segnalata anche la preoccupante situazione della carenza del personale paramedico addetto al servizio di dialisi “che provoca l’impossibilità di garantire, almeno per il periodo estivo, un turno aggiuntivo necessario a soddisfare sia l’utenza residente, sia quella che, in vacanza a Capri, necessita del servizio, sia quella che, in questo periodo, rientra in famiglia per le ferie”, spiega il Comune in un comunicato stampa che dà notizia delle due lettere. A questo “grave disagio” si aggiungono “le altre condizioni di precarietà di tanti altri servizi sull’assistenza del Presidio”, prosegue il comunicato.

“Ci rendiamo conto della situazione generale della sanità nella nostra Regione, ma non possiamo non considerare la nostra particolare condizione geografica e di sede disagiata che ci pone sicuramente in condizioni di enorme difficoltà rispetto alla necessità di garantire l’assistenza, quanto meno di pronto soccorso, a chi ne possa avere bisogno. Garantire la dialisi a chi è a continuo rischio e non ha alternative di assistenza non può essere un optional: è un sacrosanto diritto. Avere un’assistenza di primo e pronto soccorso adeguata alla varie problematiche non può dipendere dalla più o meno sufficienza di presenza o dai turni del personale: è anch’essa un sacrosanto diritto”, ha detto Paolo Falco, Consigliere Comunale con delega alla Sanità, facendo eco al sindaco.

“Le Amministrazioni – prosegue Falco - hanno più volte sollevato la questione evidenziando, soprattutto in questo periodo, che il presidio ospedaliero di Capri non serve solo i circa quindicimila residenti, ma è chiamato a fronteggiare una popolazione che, quotidianamente, supera le trentamila presenze. Non vorremmo piangere, ancora una volta, sul latte versato”.

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