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Martedì 27 GIUGNO 2017
Ad Avezzano meno trasfusioni di sangue grazie alla nuova procedura Patient Blood Management
Consiste nel portare a livelli il più possibile elevati i valori dell’emoglobina del paziente prima di effettuare gli interventi chirurgici. “Ciò consente di abbassare il rischio di trasfusioni, spesso necessarie a causa della perdita di sangue durante l’operazione chirurgica, e di contenere le sofferenze del malato, evitando al contempo complicanze”, spiega Luigi Dell’Orso, direttore del servizio immunotrasfusionale della Asl.
Ridurre le trasfusioni, risparmiare sangue (le cui scorte sono sempre sul filo) e rendere più sopportabile l’intervento per il paziente: questi gli obiettivi di una nuova procedura che a giorni verrà attivata all’ospedale di Avezzano per essere poi estesa a tutti gli altri presidi della Asl 1 Abruzzo. La procedura, che la Asl provinciale è tra le prime in Regione ad adottare, si chiama Pbm (patient blood management) ed è il frutto di un percorso di preparazione, iniziato nei mesi scorsi all’ospedale di Avezzano, messo a punto da un comitato ospedaliero (per il buon uso del sangue) guidato da Luigi Dell’Orso, direttore del servizio immunotrasfusionale della Asl, e presieduto dal direttore sanitario di presidio Lora Cipollone
“Prima di effettuare interventi chirurgici programmati – spiega Dell’Orso - si fa in modo di portare a livelli il più possibile elevati i valori dell’emoglobina del paziente. Ciò consente di abbassare il rischio di trasfusioni, spesso necessarie a causa della perdita di sangue durante l’operazione chirurgica, e di contenere le sofferenze del malato, evitando al contempo complicanze. Va ricordato infatti che la trasfusione è un piccolo trapianto poiché nell’organismo viene immesso sangue di altri soggetti, provocando reazioni di rigetto. L’altro obiettivo importante è risparmiare del sangue, le cui scorte annuali bastano a malapena a coprire il fabbisogno”.
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