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Lunedì 26 GIUGNO 2017
Apnee ostruttive del sonno. Con l'insonnia possono indurre depressione negli uomini che ne soffrono
Negli uomini di mezza età, l’insonnia e la presenza di apnee ostruttive del sonno sono due condizioni che possono indurre depressione. Questo fenomeno trova una parziale spiegazione nel fatto che queste tra sindromi condividono alcuni segnali neurobiochimici.
(Reuters Health) – Gli uomini che, oltre a soffrire d’insonnia, hanno anche un’apnea ostruttiva del sonno sono molto più propensi ad avere sintomi di depressione, rispetto a quelli che lamentano solo un sonno agitato e poco ristoratore.”L’apnea ostruttiva del sonno e l’insonnia sono i due disturbi del sonno più comuni e possono verificarsi insieme nello stesso individuo”, dice Carol Lang, ricercatore presso l’Istituto Basil Hetzel dell’Università di Adelaide Queen Elizabeth Hospital Campus, principale autore dello studio.
“Sappiamo che ciascuno di questi disturbi è associato individualmente con scarse performance fisiche e della salute mentale nei pazienti. Tuttavia, non sappiamo molto se, o come, i due disturbi interagiscano tra loro e se gli effetti dei due disturbi convivono nello stesso individuo“.
Lo studio
Lang e colleghi hanno arruolato 700 uomini di mezza età, residenti nella città di Adelaide, senza una diagnosi di apnea ostruttiva del sonno. Tutti sono stati sottoposti a polisonnografia a domicilio e hanno risposto alle domande sulle loro abitudini riguardanti il sonno, sulle condizioni di salute e sui possibili sintomi di depressione.
I ricercatori hanno scoperto così che più della metà degli uomini ha avuto un’apnea ostruttiva del sonno non diagnosticata. In tutto il gruppo, 323 uomini lamentavano solo apnea del sonno, 37 avevano solo insonnia e 47 entrambe le condizioni. Inoltre, tra gli uomini con apnea del sonno e insonnia, il 43% presentava anche depressione, rispetto al 22% degli uomini che avevano solo l’insonnia e all’8% che presentava solo l’apnea del sonno.
“La sleep deprivation, che può verificarsi nell’insonnia cronica, è nota per avere effetti negativi sui muscoli coinvolti nella respirazione e può contribuire alla propensione e alla severità dell’apnea del sonno – dice Lang – Nell’organismo umano ci sono anche diversi percorsi fatti da segnali neurobiochimici attraverso cui l’apnea del sonno, l’insonnia e la depressione possono interagire tra di loro”. “Se si sospetta un disturbo del sonno, i medici di medicina generale dovrebbero considerare la possibilità della coesistenza di un’apnea del sonno e di insonnia, nonché di un coinvolgimento della salute mentale dei loro pazienti – continua Lang – Poiché alcuni farmaci ipnotici potrebbero essere potenzialmente controproducenti, i pazienti devono essere sottoposti a ricoveri in cliniche specializzate per la salute mentale e quella del sonno per ulteriori indagini ,in modo che si possano cominciare le cure appropriate e mirate individualmente”.
Fonte: Respirology 2017
Shereen Lehman
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
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