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Mercoledì 21 GIUGNO 2017
Cittadinanza italiana. I pediatri: “Non riconoscerla ai bimbi stranieri compromette il loro sviluppo”

“Non offrire la cittadinanza italiana ai bambini nati in Italia da genitori stranieri influisce negativamente anche sulla loro crescita”. L’avvertimento arriva dalla Federazione Italiana Medici Pediatri, la Fimp, che chiede il riconoscimento di questo diritto.
 


“Ai bambini nati in Italia da genitori stranieri deve essere riconosciuta la cittadinanza italiana”. E’ questo l’appello che la Federazione Italiana Medici Pediatri, la Fimp, rinnova alle Istituzioni preposte.
 
“Il mancato riconoscimento di questo diritto è un elemento sfavorevole per la crescita e lo sviluppo globale dei bambini – ha detto Giampietro Chiamenti Presidente Nazionale Fimp -. Questa categoria di giovanissimi si trova, infatti, a vivere in una nazione insieme a coetanei, di cui sono di fatto concittadini, non potendo godere dei medesimi diritti con tutti gli svantaggi che ne derivano. Peraltro questa condizione viene percepita come una situazione di forte precarietà esistenziale e di possibile emarginazione. Tutto ciò pone le basi per un potenziale disagio psicologico ed adattativo, contravvenendo tra l’altro alla dichiarazione della Convenzione sui diritti del fanciullo siglata a New York nel novembre del 1989 e ratificata dall’Italia nel 1991. Il documento assicura a tutti i bimbi, in quanto tali, le condizioni per crescere nel migliore dei modi senza nessuna distinzione di età, religione e etnia”.
 

“Nel nostro ruolo di Child Advocat - ha concluso Chiamenti -, da pediatri responsabili dello sviluppo e della crescita del bambino, nel suo esclusivo interesse e senza alcuna connotazione politica o religiosa, riteniamo tale riconoscimento un atto dovuto nei suoi confronti”.
 

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