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Mercoledì 21 GIUGNO 2017
Assemblea Farmindustria. “Pronti a un nuovo Patto con le Istituzioni per vincere la sfida dell’innovazione con una nuova governance”

Servono finanziamenti adeguati alla domanda di salute e risorse ad hoc per i farmaci innovativi. Il superamento dei tetti di spesa, a partire da quella per acquisti diretti. L’uniformità delle politiche sanitarie su tutto il territorio senza differenze regionali. Scaccabarozzi: “Raggiunti in Italia tanti elementi positivi, ma manca l’ultimo miglio per arrivare a una nuova governance”. LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE

Innovazione e alta tecnologia chiamano e l’industria farmaceutica risponde. Alle porte bussano pillole intelligenti che assunte una volta al mese rilasciano ogni giorno la dose necessari, lenti a contatto con biosensori connesse a un’App che consentiranno di misurare i livelli di glucosio e nanostrutture in grado di indirizzare il farmaco verso bersagli mirati.  specifici.
 
Ma per vincere le sfide future l’industria farmaceutica chiede un nuovo Patto con le Istituzioni per portare nel nostro Paese, ancora, investimenti, ricerca e occupazione. In Italia (i numeri in approfondimento), nell’industria farmaceutica, solo nel 2016 i nuovi assunti sono stati 6mila, di cui la metà under 30, la produzione è del 2,3%, in cifre 30 miliardi di euro, grazie alla forza trainante dell’export (21 miliardi, pari al 71%).
 
E le esportazioni dal 2010 hanno avuto un’impennata del 52% rispetto a una media dei Paesi Ue del 32%. E gli investimenti hanno raggiunto quota 2,7 miliardi (1,5 in R&S e 1,2 in produzione), con un incremento del 20% in tre anni, pari a 450 milioni. Insomma, un settore in “salute” con la voglia di rilanciare e dove la parola d’ordine è “convergenza” tra pharma e ICT (Information and Communications Technology) puntando sulle persone e trasformando le aziende in solution companies.
 
È questo il quadro di insieme delineato dall’Assemblea Pubblica di Farmindustria che quest’anno ha scelto come file rouge “Next generation Pharma: cambiamenti, accelerazioni e convergenza di saperi”. Anche perché come spiega un’indagine congiunta Farmindustria-Bain & Company “nei prossimi tre anni le imprese del farmaco in Italia imboccheranno con decisione la strada dell’innovazione digitale. L’88% pensa di portarla nella produzione e il 71% nella Ricerca”.
 
Ma per tenere il passo alle fide digitali serve appunto un nuovo “Patto” con le istituzioni
“Per vincerle, l’industria farmaceutica chiede un nuovo Patto con le Istituzioni per rafforzare quello siglato 4 anni fa che ha portato – ha affermato Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria, durante l’Assemblea pubblica in corso a Roma presso il Teatro Argentina – nel nostro Paese investimenti, Ricerca e occupazione. Un accordo vincente da rivedere alla luce della velocissima rivoluzione digitale e della medicina personalizzata. Le imprese del farmaco hanno vissuto quattro anni con ottimismo e passione, ma anche con responsabilità e rigore, mantenendo le promesse fatte. E oggi l’industria farmaceutica è, a detta di tutti, un asset strategico del Paese. La fiducia c’è ancora, perché tanti sono gli elementi positivi del sistema Italia anche se c’è ancora da fare. Manca l’ultimo miglio - conclude Scaccabarozzi –  per arrivare a una nuova governance. Da percorrere insieme, seguendo il modello che il mondo ci invidia, con la collaborazione di Istituzioni, pazienti e medici”.
 
Ma qual è la Governance pensata da Farmindustria? “Deve avere come fondamento un finanziamento adeguato alla domanda di salute – ha spiegato il Presidente di Farmindustria –  con risorse ad hoc per i farmaci innovativi. Il superamento dei tetti di spesa, a partire da quella per acquisti diretti. L’uniformità delle politiche sanitarie su tutto il territorio con un migliore accesso alle cure, senza differenze regionali”.

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