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Martedì 20 GIUGNO 2017
Alzheimer. Da Pistoia l’appello al Governo “per combattere la malattia in ogni possibile modo”
Chiusi i lavori dell’VIII Convegno nazionale sui Centri Diurni anche un richiamo alla stampa ad occuparsi di più. La parola d’ordine: “Prevenire e fare ricerca”. E “dare vita a una grande rete di sostegno agli anziani per sottrarli alla sedentarietà e alla solitudine, aiutarli a fare attività fisica, a usare il cervello, a socializzare. Così si possono salvare tante persone senza spendere miliardi”.
‘Siamo una capitale della cultura dal volto umano all’avanguardia anche nella battaglia contro la sofferenza. Una capitale delle arti, del sapere, ma anche della scienza al servizio di chi soffre. Oggi Pistoia è uno dei principali punti di riferimento per lo studio della demenza, all’avanguardia nella lotta contro un terribile flagello”. Il professor Giulio Masotti, presidente onorario della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, ha descritto così l’VIII Convegno nazionale sui Centri Diurni appunta concluso a Pistoia e organizzato da Masotti per conto dell’Università di Firenze (Unità di Ricerca in Medicina dell’Invecchiamento), con i colleghi Carlo Adriano Biagini, Alberto Cester ed Enrico Mossello.
“Pistoia deve ringraziare la sua Fondazione Cassa di Risparmio – spiega - perché non solo ha fondato e sostiene il Centro Diurno di Monteoliveto, una struttura che non esito a definire di eccellenza. Non solo collabora a numerose iniziative scientifiche, ma è anche il supporter esclusivo del Convegno al quale il presidente Luca Iozzelli crede con impegno e passione. Come organizzatore, devo ringraziare anche il sindaco Samuele Bertinelli per averci ospitato nella magnifica Cattedrale laica, l'enorme ex officina Breda, e perché condivide i nostri obiettivi”.
Il ringraziamento è però anche un appello, indirizzato soprattutto allo Stato, al quale Masotti chiede con insistenza “una piena mobilitazione per combattere la malattia in ogni possibile modo. La demenza non solo opprime milioni di anziani e le loro famiglie, ma già strangola il sistema sanitario, mentre si annunciano pesanti recrudescenze in parallelo al progressivo invecchiamento della popolazione”.
“Occorre fare ricerca - spiega Masotti - ma anche prevenzione. Solo lo Stato può federare associazioni, fondazioni, scuole, privati cittadini, per dar vita a una grande rete di sostegno agli anziani. Co una parola d’ordine : sottrarli alla sedentarietà e alla solitudine, aiutarli a fare attività fisica, a usare il cervello, a socializzare. Così si possono salvare tante persone senza spendere miliardi”.
“In questa battaglia - aggiunge il professore - mi sarebbe piaciuto avere al fianco anche la stampa locale. In fondo Pistoia conta oltre 7000 malati, che con le loro famiglie fanno circa 35 mila persone tra città e provincia. Un dato numerico rilevante mai riscontrato, né per l’Aids, né per le più aggressive epidemie d’influenza. Eppure, salvo alcune meritevoli eccezioni, la stampa locale non ci ha seguiti come speravo. Mi auguro quindi che in futuro ci sia più attenzione. Ne vale la pena, la materia lo merita. La notizia c’è e i pistoiesi hanno diritto di esserne informati”.
Accanto alla partecipazione dei vivaisti, interessati allo sviluppo del Giardino Alzheimer, il bilancio del Convegno 2017 ha registrato importanti apporti scientifici: tra i tanti, il professor Mario Trabucchi, presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, la dottoressa Teresa di Fiandra (Ministero della Salute), il dottor Nicola Vanacore (Istituto Superiore di Sanità), il neurologo dell’ateneo fiorentino Sandro Sorbi , lo psichiatra Leo Nahon, il geriatra Antonio Greco con il suo robot Mario, la professoressa Laura Fratiglioni, del Karolinska Institutet, con le sue ultime ricerche sulla popolazione anziana e sullo stile di vita come antidoto per l’Alzheimer.
“Stiamo già lavorando alla 9° edizione”, dice Masotti, “Oggi la mia riconoscenza va ai tanti che hanno contribuito al successo dell’8a”.
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