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Venerdì 16 GIUGNO 2017
Ospedale di Velletri. Infermieri demansionati per mancanza di Oss. Il Nursing Up scrive alla Asl
“Non è una questione di orgoglio ferito, piuttosto di una mancata chance per i pazienti, che potrebbero avere un assistenza migliore”, scrive la coordinatrice regionale del sindacato, Laura Rita Santoro. Chiesta anche l'assunzione di nuovi infermieri. “Il concorso per i Dirigenti Uffici Professioni Sanitarie è stato espletato. Abbiamo i “Generali”, ma servono anche di ‘soldati’. Chi si occupa dei pazienti?”, scrive Santoro.
Il Nursing Up chiede unità Oss per la medicina dell’ospedale di Velletri (Rm), ma non solo. “Servono infermieri”, spiega Laura Rita Santoro, coordinatrice Nursing Up Lazio, nella leggera inviata al Direttore Generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda, e alla direttrice dell’Ufficio Professioni Sanitarie, Cinzia Sandroni.
La questione più urgente, però, è quella degli operatori sociosanitaria. All’ospedale di Velletri, infatti, gli infermieri “lamentano di essere ripetutamente e sistematicamente costretti a svolgere mansioni da Oss. Il demansionamento, è sminuente per gli infermieri che relega, di fatto, a meri esecutori di tutto quanto possibile immaginabile in sanità. Tutto ciò in nome di queste fantomatiche ‘eccezioni’, giustificate anche dal vecchio e obbrobrioso art. 49 del codice deontologico degli infermieri e che diventano, fatalmente, la quotidianità”, scrive Santoro nella lettera.
La coordinatrice regionale del sindacato sostiene, però, che “non è una questione di orgoglio ferito, piuttosto di una mancata chance per i pazienti, che potrebbero avere un assistenza migliore, e ben mirata. Sminuire gli infermieri non aiuta l’assistenza rivolta ai pazienti, anzi….”. E racconta: “Ironia della sorte, nella medicina di Velletri era stata assegnato un operatrice OSS, ma, è stata rimossa velocemente, per essere assegnata altrove. Nulla contro la variazione di assegnazione dell’Oss, ma ha lasciato perplessi i colleghi della medicina di Velletri, che sono costantemente ‘demansionati’, in modo illegittimo”.
Per Santoro, la condizione demansionata degli infermieri “è consuetudine incancrenita! Il blocco del turnover, ha reso la situazione molto più grave. L’età media del personale infermieristico è fortemente elevata, quindi anche il numero degli infermieri con limitazioni. Si sta spremendo limoni già spremuti. Non è difficile comprendere il disappunto dei colleghi, che hanno visto assegnare Oss ad altri servizi, fuor che all’assistenza dei pazienti”.
Il Nursing Up del Lazio chiede quindi alla Asl “un monitoraggio, urgente, delle assegnazioni degli operatori OSS. Si chiede che le assegnazioni vengano gestite, privilegiando, i reparti di assistenza, nell’interesse dei pazienti, piuttosto che altro. Si chiede, inoltre, che le Direzioni in indirizzo si attivino per l’assunzione d’Infermieri e Oss”.
“Il concorso per i Dirigenti Uffici Professioni Sanitarie è stato espletato”, osserva Santoro. “Ora abbiamo i ‘Generali’, ma, l’Azienda ASL Roma 6, ha necessità anche di ‘Soldati’. Chi si occupa dei pazienti?”.
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