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Venerdì 16 GIUGNO 2017
Farmacovigilanza. Una task force al lavoro per ampliare la rete nazionale. Il convegno della Sif
Il riconoscimento precoce delle reazioni avverse può salvare vite umane e avere un forte impatto sul risparmio nella spesa farmaceutica. Per questo la Società Italiana di Farmacologia al termine del Convegno Farmacovigilanza e sicurezza di farmaci e vaccini, ha proposto l’istituzione di una Rete nazionale di Farmacovigilanza.
Il Convegno Farmacovigilanza e sicurezza di farmaci e vaccini, promosso dalla Società Italiana di Farmacologia, Sif, svoltosi a Napoi nei giorni scorsi, è stato occasione di un confronto tra agenzie regolatorie, accademia e mondo delle aziende. Gli esperti intervenuti hanno fatto il punto sull’efficacia della farmacovigilanza in Italia sottolineando l'esigenza di potenziare la ricettività dei Centri e della rete nazionale di farmacovigilanza.
Di qui l’accordo tra le Istituzioni che si sono incontrate a Napoli con l’obiettivo di formare una Task Force che sappia potenziare il monitoraggio permanente delle nuove molecole, aumentando le informazioni sulla sicurezza.
Al momento, sotto il controllo dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), vi sono i Centri Regionali di Farmacovigilanza di Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Liguria, Lombardia, Sicilia, Toscana e Veneto. L’obiettivo, atteso entro quest’anno, è coinvolgere i Centri di tutte le altre Regioni italiane.
Oltre ai costi in termini di vite e di disabilità, i costi economici delle reazioni avverse sono superiori ai costi delle prescrizioni farmaceutiche e il riconoscimento precoce ed efficace delle reazioni avrà un forte impatto sul risparmio nella spesa farmaceutica . “Il riconoscimento precoce ed efficace delle reazioni avverse, e dunque relativo monitoraggio e intervento – ha sottolineato la Sif - avrà un forte impatto contro le campagne denigratorie sull’efficacia di farmaci e soprattutto vaccini”.
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