quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Giovedì 15 GIUGNO 2017
Vaccini obbligatori. Quattrocento igienisti a confronto in Veneto sul nuovo decreto governativo
“La prevenzione serve” è il titolo dell’evento organizzato dall’Ulss 2 “Marca Trevigiana” e dalla Società Italiana di Igiene (SItI) per i prossimi 19 e 20 giugno a Vittorio Veneto. Al centro dei lavori anche la prevenzione delle malattie croniche e il contenimento del rischio da inquinamento.
Sarà la nuova, dibattuta, normativa sulle vaccinazioni obbligatorie, il tema di apertura dell’ottava edizione del Convegno Nazionale “La prevenzione serve”, in programma al Seminario Vescovile di Vittorio Veneto il 19 e 20 giugno. All’evento, organizzato dall’Ulss 2 “Marca Trevigiana” e dalla Società Italiana di Igiene (SItI), interverranno circa quattrocento igienisti provenienti da tutt'Italia per fare il punto sulle principali novità in tema di medicina preventiva. Ad aprire i lavori scientifici saranno, lunedì 19 giugno, il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, il presidente della Società Italiana di Igiene, Fausto Francia, e il direttore generale della sanità del Veneto, Domenico Mantoan.
“E’ un onore per la nostra nuova Ulss provinciale ospitare uno dei più importanti eventi italiani sui temi più attuali della sanità pubblica - sottolinea Benazzi -. L’Ulss 2 è in prima linea su molti degli argomenti che saranno trattati nel corso del Convegno, soprattutto in riferimento alla prevenzione dei tumori e delle malattie cardiovascolari, al contenimento del rischio da inquinamento e alla gestione delle emergenze infettive. Particolarmente interessante, e di attualità, sarà il dibattito sulla nuova regolamentazione nazionale dell’obbligo vaccinale”.
“Nell’ambito dell’evento - sottolinea il Presidente del Convegno, Sandro Cinquetti - porteremo i più recenti studi relativi al nostro territorio in tema di ‘Ambiente e salute’: l’obiettivo è che, dal confronto tra le nostre esperienze e quelle di altre realtà regionali e nazionali, si possa giungere alla definizione di protocolli condivisi a tutela della salute collettiva”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA