quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Lunedì 05 GIUGNO 2017
Torino. Juve-Real: oltre 1.500 feriti in piazza. Saitta: “Moltissimi tagli da vetro si potevano evitare”
L’assessore fa il punto sulle persone ferite nel corso dell’ondata di panico che si è scatenata sabato scorso per presunto atto terroristico in Piazza San Carlo a Torino, dove migliaia di persone si erano radunate per vedere l'evento calcistico sui maxischermo. Elogia il personale del Ssr poi osserva: “Non si può pensare di lasciare senza controllo la circolazione di bottiglie in vetro in eventi di massa. Moltissimi feriti riportano lesioni anche per colpa dei vetri”.
“Non si può pensare di lasciare senza controllo la circolazione di bottiglie in vetro in eventi di massa come quello che ha radunato la folla in piazza san Carlo a Torino: moltissimi feriti riportano lesioni anche per colpa dei vetri e questo si sarebbe facilmente potuto evitare”. Ad affermarlo è stato l’assessore alla Salute del Piemonte, Antonio Saitta, in un post su Facebook. Saitta ha infatti usato il social per aggiornare sul “grande e prezioso lavoro del personale del servizio sanitario regionale” che ha lavorato e continua a lavorare per prestare soccorso alle oltre 1.500 persone rimaste ferite durante l’ondata di panico per presunto atto terroristico che si è scatenata sabato scorso in Piazza San Carlo, dove migliaia di persone si erano radunate per vedere l’evento calcistico sui maxischermi.
All' Ospedale Maria Vittoria di Torino, spiega nell’ultimo aggiornamento di ieri, si sono registrati 171 accessi soprattutto per ferite da taglio e contusioni, di cui 7 bambini per fortuna nessun ferito grave. Attualmente sono ancora in ospedale 20 pazienti per valutazione ortopedica. Un caso grave di trauma toracico con tamponamento cardiaco è stato trasferito fin dalla scorsa notte alla cardiochirurgia delle Molinette.
All'Ospedale San Giovanni Bosco 72 accessi già tutti dimessi, eccetto due casi gravi in rianimazione: una signora di 38 anni andata in arresto cardiaco probabilmente per schiacciamento in prognosi riservata e un signore di 66 anni con trauma toracico e ematoma contusivo frontale.
All'ospedale Martini: 75 accessi già tutti dimessi, eccetto un caso di trauma toracico (che è stato ricoverato) ed un caso di frattura vertebrale che è stato trasferito al CTO.
Sono stati inoltre soccorsi presso gli ambulatori di continuità assistenziale presenti presso l' Oftalmico 63 pazienti, che presentavano lievi ferite.
Super lavoro anche ai pronto soccorso degli ospedali di Moncalieri, Chieri e Carmagnola con un totale di oltre 200 richieste di intervento.
“Rinnovo ancora il ringraziamento sincero a tutti coloro che hanno lavorato e lavorano ancora senza tregua in queste ore, insieme alla certezza di un sistema sanitario regionale che ha retto bene, con professionalità e competenza anche nella maxi emergenza inattesa che Torino ha purtroppo dovuto registrare”, conclude Saitta, che già in un post precedente si era detto “particolarmente grato a tutto il personale di ogni categoria” che ha gestito “con efficienza, professionalità e grande senso del dovere una difficilissima situazione di maxi emergenza negli ospedali di Torino dell' AOU Città della Salute e della Scienza di Torino del Ospedale Mauriziano Umberto I del San Giovanni Bosco e della prima cintura compreso il san Luigi di Orbassano e l'ospedale di Rivoli dove sono state diverse decine i feriti trasportati”.
Per Saitta “il sistema della maxi emergenza ha ben funzionato, così come il numero unico 112 che ha registrato un numero davvero elevatissimo di chiamate” e “il nostro servizio sanitario regionale ha dimostrato di essere sempre pronto ad intervenire a Torino e in tutta l'area metropolitana”.
L’assessore si era quindi detto “vicino a quanti sono ancora ricoverati e alle loro famiglie, a tutti coloro che hanno vissuto momenti difficili, di vero panico”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA