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Giovedì 18 MAGGIO 2017
Veterinari in sit in davanti alla Regione: “Servono soluzioni per gli specialisti part-time ‘precari da sempre'”

La Federazione della specialistica ambulatoriale accoglie con favore il via libera dei concorsi nelle Asl di Caserta e Salerno, ma chiede di “‘contemperare le esigenze’ e di risolvere prioritariamente la situazione degli specialisti part-time ‘precari da sempre’”. “Bisogna evitare che restino al palo vedendosi letteralmente sfilare da sotto ciò che da anni gli spetta e che gli viene costantemente promesso”.

Centocinquanta medici veterinari specialisti ambulatoriali in servizio presso le Asl campane hanno manifestato ieri a Palazzo Santa Lucia per chiedere soluzioni contro il precariato. “In Campania i medici veterinari specialisti ambulatoriali sono un esercito silenzioso di 149 professionisti, età media 48 anni. Di questi, alcuni sono riusciti dopo anni, ma soprattutto solo dopo tante ed estenuanti rivendicazioni sindacali, ad ottenere un contratto a tempo indeterminato, chi con 16, chi con 18 e chi con 22 ore settimanali sulle 38 previste dal contratto di categoria. Se a questi poi aggiungiamo coloro i quali si sono visti rinnovare un contratto a tempo determinato (Asl Benevento) per ben quattro volte nell’arco di due anni, il dato appare ancora più significativo”, spiega in una nota Marcello Di Franco, fautore dell’iniziativa di formare il Gruppo Autonomo Veterinari Campani Precari, Coordinatore Nazionale Sivemp (Sindacato Veterinari Medicina Pubblica) con delega per la Specialistica e la Convenzionata, nonché Vicepresidente Nazionale Fespa (Federazione Specialistica Ambulatoriale).

Di Franco precisa come “la Regione Campania, dopo anni durante i quali non ha avuto il coraggio di affrontare seriamente le problematiche che gli venivano poste dal Sivemp, sindacato maggiormente rappresentativo dei Veterinari Pubblici, inizia ad affrontare la problematica in maniera concreta concedendo autorizzazioni alle Asl per nuove procedure concorsuali. Questi professionisti sono gli stessi che hanno fatto si che durante il Commissariamento della Protezione Civile (2007) la Brucellosi Bufalina in Campania e nello Specifico in Provincia di Caserta venisse portata dal 42,3% al 3% e sono gli stessi che con spirito di abnegazione e con grosso sacrificio hanno consentito in questi ultimi 10 anni di portare avanti le attività dei servizi Veterinari, permettendo al contempo sempre e comunque, il raggiungimento degli obiettivi inerenti i Lea Livelli Essenziali di Assistenza veterinari, altrimenti compromessi dal blocco del turn-over. E’ notizia recente che la Regione Campania abbia autorizzato le Asl di Caserta e Salerno ad indire concorsi per dare risoluzione definitiva alla carenza strutturale ed ottemperare finalmente al fabbisogno necessario per i Lea veterinari”. E “su tale notizia -afferma Di Franco- noi tutti non possiamo che plaudire,  e ringraziare il Governatore Vincenzo De Luca”.

Ma non basta. I veterinari chiedono alla Regione di “contemperare le esigenze e quindi di risolvere prioritariamente la situazione degli specialisti part-time ‘precari da sempre’ delle Asl Campane”. Queste ultime, secondo quanto riferito da Di Franco, “al contrario sembrerebbero fortemente orientate nell’assumere scelte definitive a seguito delle quali i Medici Veterinari Specialisti Ambulatoriali in ‘servizio da sempre’ nel Sistema Sanitario Regionale, ma di fatto ‘precari a vita’ restino al palo vedendosi letteralmente sfilare da sotto ciò che da anni gli spetta e che gli viene costantemente promesso in cambio di maggiori prestazioni e di risultati”.
 
“Il Presidente della Regione – riferisce Di Franco -, ha immediatamente preso a cuore la nostra situazione, consentendoci di spiegare le   nostre ragioni e questo ci rende più tranquilli e sicuri di avere finalmente la giusta interlocuzione. Queste le ragioni della manifestazione e delle rivendicazioni che portiamo e porteremo avanti nell’interesse di tutte le professionalità che silenziosamente e dignitosamente contribuiscono in modo determinante alla salute degli animali d’allevamento e dunque dei cittadini”.

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