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Giovedì 18 MAGGIO 2017
Rinnovo contratti PA e riforma PA. Le richieste della Fials

Il 15 maggio scorso, a Palazzo Vidoni, il ministro della Semplificazione e Pubblica Amministrazione Marianna Madia ha incontrato anche la delegazione Confsal, presente la Fials che ha chieso di apportare alcuni emendamenti su alcuni aspetti del Testo Unico sul pubblico impiego. Si teme che questi possano compromettere gravemente l'iter dei rinnovi contrattuali

Nell’incontro del 15 Maggio scorso a Palazzo Vidoni con il ministro della Semplificazione e Pubblica Amministrazione Marianna Madia sulla riforma della Pubblica Amministrazione, la delegazione Confsal, presente la Fials, ha chiesto di apportare alcuni emendamenti su alcuni aspetti del Testo Unico sul pubblico impiego ritenuti da alcuni in grado di compromettere gravemente l’iter dei rinnovi contrattuali, da tutti  auspicati dopo un blocco durato 8 anni, come anche la funzionalità del Servizio Sanitario Nazionale.

In particolare, per quanto attiene le politiche del personale del Servizio Sanitario Nazionale, riferisce in una propria nota Giuseppe Carbone, Segretario Generale della Fials: "Sono state richieste modifiche agli articoli riferiti al salario accessorio, al sistema delle relazioni sindacali, alla stabilizzazione del personale, ai piani triennali dei fabbisogni, al procedimento disciplinare e alla performance".

In particolare è stata evidenziata la necessità di cassare l’articolo 23, comma 1 e 2, del nuovo Testo Unico per il pubblico impiego, che, dopo anni di decurtazione continua, congela, senza limite di tempo,  al 2016 i fondi aziendali accessori.

E' stato poi chiesto di modificare la norma sul precariato per far rientrare anche il personale della dirigenza del Servizio Sanitario Nazionale negli ultimi provvedimenti adottai dal Governo.

"Altro aspetto, determinante per la contrattazione - ha proseguito Carbone - è stato posto al Ministro per quanto attiene la flessibilità sul  nuovo sistema di relazioni sindacali, che consenta alla contrattazione, sia nazionale sia decentrata, di intervenire sui processi organizzativi della P.A. nell’ottica di una maggiore qualità ed efficienza e che i provvedimenti rispondano alla valorizzazione dei dipendenti pubblici e al buon funzionamento della P.A.”.
 
 
Lorenzo Proia

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