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Mercoledì 17 MAGGIO 2017
Orecchio interno: speranza da cellule staminali pluripotenti

Un sistema di coltura derivato da cellule staminali umane pluripotenti è in grado di ricreare ‘organoidi’ simili alle strutture dell’orecchio interno umano. La sperimentazione portata avanti da ricercatori statunitensi potrebbe aprire la strada alla comprensione dei meccanismi dell’orecchio interno, alle malattie genetiche di questo organo e a specifiche terapie

(Reuters Health) – È possibile coltivare in laboratorio sostanze simili a quelle presenti nell’orecchio interno a partire da cellule staminali umane pluripotenti? A questa domanda ha provato a rispondere un gruppo di ricercatori USA con uno studio pubblicato da Nature Biotechnology. Il team  – guidato da  Karl R. Koehler dell’Indiana University School of Medicine di Indianapolis –   è riuscito a mettere a punto sostanze sono state chiamate “organoidi”, che contengono cellule ciliate sensoriali e cellule di supporto. Il gruppo  di ricercatori aveva già messo a punto, nel modello murino, una prima  generazione di organoidi dell’orecchio interno prodotti da cellule staminali pluripotenti.

La tecnica
Per mettere a punto la seconda generazione di organoidi, il gruppo di Indianapolis ha impiegato un sistema di coltura tridimensionale,  in cui le cellule staminali vengono coltivate e trattate con specifiche molecole di segnalazione come TGF, BMP, FGF e WNT,  che possono riprodurre i processi chiave coinvolti nello sviluppo dell’orecchio interno umano, inclusa la formazione di oto-vescicole   presenti nell’embrione. In circa due mesi queste vescicole sviluppano organoidi dell’orecchio interno dotati di epitelio sensoriale innervato. I ricercatori auspicano che questo sistema di coltura possa fornire strumenti utili per scoprire i meccanismi di sviluppo dell’orecchio interno umano, studiare le malattie genetiche dell’orecchio interno e sviluppare potenziali terapie.

Fonte: Nature Biotechnology

Reuters Staff
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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